Bastia, maggioranza e opposizione ora mediano sui criteri di premialità relativi alla riconversione
Il 18 gennaio l’atto approda in Consiglio Pecci (Pd): «Le posizioni non sono inconciliabili»
BASTIA UMBRA – Oltre tre ore di discussione concitata, ma senza attacchi sotto la cintola e il Piano stalle al 90% verrà scritto a quattro mani. Centrodestra e centrosinistra, nella tarda serata di martedì, in seconda commissione, dopo un confronto durato all’incirca tre mesi, hanno trovato la quadratura del cerchio. L’argomento, seguito sin dall’inizio dal Giornale dell’Umbria, per la realtà di Bastia ha un’importanza tutt’altro che marginale: la dismissione di venti stalle presenti sul territorio comunale (in gran parte ubicate a Costano) e la loro eventuale riconversione in altro è una questione che mette insieme interessi economici rilevanti e le scelte per costruire il nuovo profilo urbanistico della città. Il presidente della seconda commissione consiliare, Catia Degli Esposti, insieme all’assessore all’Urbanistica Francesco Fratellini, anche nella seduta di ieri ha cercato di aprire all’opposizione sui punti più importanti, in modo da raggiungere l’obiettivo della scrittura condivisa dell’atto: a quanto sembra la missione è riuscita.
A questo proposito il consigliere comunale del Pd, Erigo Pecci, che più volte nelle passate settimane aveva polemizzato sia con Degli Esposti che con Fratellini, ammette che le possibilità di una conclusione bipartisan sono molto alte: «Un accordo tra maggioranza e opposizione ci può stare, bisogna che entrambi gli schieramenti tolgano potere d’interdizione a coloro che cercano il muro contro muro». Arrivati a questo punto, la tabella temporale dovrebbe prevedere altre due scansioni: una riunione della maggioranza in cui fare il punto della situazione e di nuovo un confronto informale tra maggioranza e opposizione per chiudere il cerchio. Il presidente Degli Esposti ha fissato una data spartiacque: il 18 gennaio l’atto arriverà in consiglio comunale per la discussione e l’eventuale approvazione.
Tempi stretti, dunque, tanto che più di un consigliere pronostica come il lavoro possa andare avanti anche durante le festività. Lavoro necessario anche per smussare la diversità di opinione su un punto tutt’altro che ininfluente, ovvero quello circa la premialità. Su questo aspetto la maggioranza è convinta che il proprietario di una stalla che intende riconvertire la struttura per uso abitativo debba avere il 40% in più dei volumi e la stessa grandezza se la riconversione avviene invece per uso artigianale. L’opposizione al contrario pensa che i volumi debbano essere minori se la riconversione è per uso abitativo e maggiori se invece c’è il passaggio all’uso artigianale. Un punto di mediazione, per cui la partita non è impossibile. Il finale è vicino.
di LUCIO FONTANA

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