La maggioranza metterà sul tavolo i suoi criteri di riconversione-Alle 18 L’orario in cui si è prevista la riunione della seconda commissione
BASTIA – Riconversione delle stalle, parte seconda. Il punto, sottolineato su queste colonne nei giorni scorsi, è il seguente: quali criteri si scelgono per ricovertire le stalle? E soprattutto si lascia la parità di metri cubi anche se cambia la destinazione d’uso della struttura? Visto che su questo maggioranza e opposizione non sono giunte a un accordo, il presidente della seconda commissione, Catia Degli Esposti, ha convocato la commissione per oggi pomeriggio alle 18 per illustrare e discutere la bozza di delibera redatta dagli uffici dell’Urbanistica in base alle indicazioni ricevute nei precedenti incontri. «Il presidente – si legge in una nota dell’Amministrazione -nei giorni scorsi, ha più volte incontrato il responsabile dell’Urbanistica, Francesca Lanzi e l’assessore Francesco Fratellini, per concertare il testo della delibera, in modo che lo stesso si basi su solidi presupposti giuridici». Insomma, la maggioranza mette sul tavolo la sua proposta. «In accordo con l’assessore dichiara Degli Esposti – abbiamo deciso di dare tempi certi e rapidi all’iter della pratica. Le indicazioni date agli uffici da maggioranza e opposizione in commissione, sono state recepite in un testo di proposta di delibera che s’inquadra con certezza nell’attuale legislazione in materia. L’intenzione è di procedere con la condivisione di tutti, passando,dalle riflessioni e dalle considerazioni, ai fatti. Il testo della proposta è naturalmente emendabile, ma dalla prossima commissione dovranno emergere con chiarezza le opinioni di ogni forza politica in modo da portare molto presto in consiglio comunale la delibera per l’approvazione». «Il lavoro della seconda commissione – aggiunge l’assessore Fratellini – è stato importante e di supporto agli uffici, i quali avendo avuto indicazioni chiare, hanno potuto redigere in tempi rapidi il testo della proposta». Oggi si capirà che ne pensa l’opposizione.
L. C.

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comments (6)

  • La storia insegna, ma a chi!

    Credo che si stia rasentando la follia, trasformare le cubature delle stalle dismesse in edilizia privata? Assurdo. Un ex allevatore che possiede centinaia, se non migliaia di metri cubi, utilizzando tali superfici può costruire delle case o degli appartamenti, mentre lo scopo delle stalle dovrebbe finire con la fine degli allevamenti. Ad esempio, pensiamo se le industrie Franchi o chi per loro, dovessero costruire abitazioni o negozi utilizzando tutte le cubature disponibili, non basterebbe tutto il territorio bastiolo. Le stalle vanno tolte e al loro posto rimetteteci il verde, semplicemente campi da arare.

  • Scusa e secondo te chi ad oggi ancora si procura da vivere con le stalle, dovrebbe chiuderle e poi pure demolirle, il tutto a sua cura e spese, per fare un favore alla comunità che non vuole più sentire la puzza, mi sembra una teoria un pochino illogica e poi guarda che le industrie Franchi hanno riconvertito i volumi dei capannoni in edilizia residenziale e commerciale, oltre ad avergli trasformato del terreno agricolo in industriale per realizzare il nuovo sito

  • Migliaia di metri cubi inutili e dei quali si può fare tranquillamente a meno. Ma d’altronde la dx bastiola è abituata ad aumentare i volumi. Ma non erano contro la cementificazione? Ma le stalle non inquinavano, deturpavano, puzzavano ecc. ecc. Chiedetele e basta. Scusate non sono già chiuse?

  • Concordo con Poccia Tasselli sulla inutilità dei metri cubi in un momento di crisi in cui ci sono migliaia di metri cubi invenduti, dissento sul fatto che la dx bastiola è abituata ad aumentare i mc perchè da quando amministrano la richiesta di alloggi è sotto lo zero e perchè Bastia è stata inondata di mc dalla sx bastiola, inondazione caotica e disorganizzata in pratica pura e semplice speculazione, speculazione che vuole continuare con i soliti noti con questa storia delle stalle, le stalle sono stalle, se funzionanti e maleodoranti possono continuare la loro vita ma adeguandosi alle normative di igiene che se rispettate le rendono sopportabili e ci sono esempi in zona, se dismesse significa che non danno fastidio a nessuno, o si demoliscono e se proprio volete recuperare i volumi sicuramente con forti riduzioni perchè non possiamo coprire tutto il nostro territorio di lottizzazioni speculative e inutili.

  • e pu nconosce n ‘cora la proposta delassessore c’è darmane tequelite .si salvi chi puo

  • non confondiamo l’invenduto nei palazzoni asfittici con le “cubature” in campagna… altra storia…

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