Piano «rivisto» per il centro storico La maggioranza approva (e aspetta)

L’assessore all’Urbanistica «Con noi le norme regionali recenti» No delle minoranze 
 
Si conta di aggirare il veto della Provincia 
 
BASTIA — Aveva suscitato scarso entusiasmo (anche se le speranze non mancavano) il nuovo Piano affinché il centro storico potesse essere finalmente ristrutturato. Mercoledì sera, invece, la conferma ufficiale in Consiglio comunale dall’assessore all’Urbanistica Clara Silvestri, che ha illustrato i contenuti del Piano, adottato dalla precedente assemblea consiliare nel gennaio 2004, letteralmente snaturato dal parere «di merito» della Provincia di Perugia. La parte più innovativa, voluta dalla maggioranza consiliare ed elaborata dall’architetto Broccolo, che prevedeva possibilità di intervento nei singoli fabbricati, anche con incrementi volumetrici, previo parere di una «commissione di qualità», è stata cassata dalla Provincia che in questa procedura ha ravvisato un’eccessiva discrezionalità. Punto a capo, quindi? «Non proprio — sostiene l’assessore Silvestri — perché potremo intervenire secondo le più recenti normative regionali per i centri storici, con modalità analoghe a quelle inizialmente previste, e in più evitando le prescrizioni del Prg che con questo Piano sono state eliminate». Insomma, qualcosa è stato salvato, tanto che la maggioranza ha approvato, mentre le opposizioni hanno votato contro. Rammaricata Forza Italia che, pur non apprezzando il testo, ha stigmatizzato il comportamento della Provincia; l’architetto Adriano Brozzetti, della Lista civica, invece ha bocciato l’operato dell’amministrazione comunale su tutta la linea; e il «rifondatore» Ciotti, che da sempre è a favore di interventi unicamente mirati al recupero, in pratica ha plaudito al «niet» della Provincia. Quattro ore di dibattito che sono stati conclusi da una «requisitoria» del sindaco Francesco Lombardi, evidentemente irritato dalla rigidità del potere gerarchico della Provincia che ha imposto una soluzione senza tenere conto dell’atipicità del centro storico di Bastia, diverso da quelli medievali degli altri Comuni umbri, e che necessita di interventi urgenti per arrestarne il degrado sociale oltre che urbanistico.
m.s.

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