Il centrosinistra all’attacco: “Caos amministrativo e cantieri fermi”
L’assessore Livieri nel mirino dell’opposizione
BASTIA UMBRA (al.ga.) – Il centrosinistra bastiolo si pronuncia sull’operato dell’amministrazione comunale, nonché sulla campagna referendaria in corso. Ieri pomeriggio i rappresentanti locali di Partito democratico, Italia dei valori, Rifondazione, Comunisti italiani, Sinistra ecologia e libertà, Partito socialista e Sinistra critica si sono riuniti nella sede piddina bastiola per presentare alcune osservazioni, in modo particolare per quanto riguarda l’operato di Luca Livieri, assessore all’Urbanistica del Comune di Bastia Umbra: “Livieri si trincea dietro i ritardi della precedente giunta di centrosinistra; ma l’assessore cos’ha prodotto negli ultimi due anni con i documenti trovati? La giunta comunale non si è ancora attivata per portare in sede di consiglio comunale il documento programmatico per procedere alle valutazioni di merito e sottoporlo a eventuali critiche, considerando la diversa impostazione dell’intero comparto urbanistico della precedente amministrazione comunale. Livieri non ha avviato alcuna procedura per la redazione e il completamento del nuovo piano regolatore generale, come previsto dalle leggi regionali; non solo. Ha completamente dimenticato il master plan, ma dopo due anni risolve improvvisamente il contratto con il consulente Nigro e liquida economicamente il lavoro di progettazione svolto fino a ora, pur senza ottenere alcun elaborato. Infine – proseguono dall’opposizione – dà nuovamente inizio alla procedura tramite l’individuazione di un altro pool di professionisti, impegnando l’amministrazione comunale ad affrontare un’ulteriore spesa pari a 15mila euro. Valutando tutto questo, i partiti di centrosinistra ritengono che, dopo due anni di questo governo, Bastia Umbra si ritrovi nel pieno caos amministrativo e urbanistico, con tutti i cantieri pubblici e privati bloccati. Il lungo declino che spetterà alla nostra città è sotto gli oc-chi di tutti”. Riguardo la campagna referendaria, i partiti di centrosinistra si esprimeranno dicendo quattro volte sì.