Bastia

Piano di recupero dell’ex conservificio Lolli Un fantasma del passato sta dividendo i Ds

Il fronte tradizionalista di Brozzi contro il gruppo dirigente 
 
BASTIA – Un piano di recupero molto contrastato a metà degli anni ‘90, quello dell’ex conservificio Lolli, che creò un conflitto anche con la soprintendenza dei Beni artistici e che oggi torna sul tavolo del Comune. Una fantasma del passato che molti, soprattutto tra i Ds divisi sul piano di recupero, vorrebbero dimenticare. L’altra sera la pratica è arrivata all’esame della Commissione urbanistica e l’assessore Clara Silvestri ha subito premesso che la previsione di chiusura di via della Rocca è da scartare per i gravissimi problemi che questa decisione avrebbe sul traffico del centro, in particolare su via Torgianese. Il presidente della Commissione Calzetti e il consigliere Furiani, entrambi Ds, hanno insistito sulla necessità di rispettare le previsioni anche per non fare concessioni all’impresa attuatrice, tenuta comunque a rispettare il piano. La «Modulo», l’impresa in questione, si era mossa in tempo chiedendo, con un’istanza ufficiale al Comune una variante al piano originale. Con questa si ipotizza di non costruire il secondo sottovia pedonale, ma in cambio raddoppiare il numero dei posti auto. Insomma, una soluzione complessa, riguardando viabilità, parcheggi, percorsi pedonali e questioni volumetriche, che merita un approfondimento. Il capogruppo di Rc Luigino Ciotti, pur preferendo l’attuazione del piano originale, ha rilevato che una vicenda di tale complessità non può essere esaminata in fretta e furia. L’argomento sarà esaminato in Consiglio comunale venerdì. L’aspetto più curioso è che il piano dell’ex conservificio riporta in superficie contrapposizioni nei Ds, tra il fronte tradizionalista di Brozzi e il nuovo gruppo dirigente. 

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