Bastia Umbra – I cittadini sul progetto di ammodernamento


BASTIA UMBRA – Il restyling va bene, ma se fatto con criterio, senza sperpero di denaro pubblico e con un’idea complessiva ben definita. Piace ai cittadini l’idea di rivitalizzare il centro storico per farne un luogo piacevole di incontri. Gli interventi sono ben visti, se inquadrati in una strategia completa. Questo ciò che pensano i bastioli, residenti ma anche commercianti e liberi professionisti, dell’annunciata riqualificazione del centro storico, che prevede la ripavimentazione della piazza dopo pochi anni dall’ultima volta. “Conosco poco il progetto”, commenta Rossana Mammoli, docente e residente nel comune, “tutti sono belli sulla carta. L’idea è ottima, ma sono quindici anni che si parla di valorizzazione del centro storico. Quand’e che il futuro diventerà presente?” Pietro Caimmi, segretario Idv di Bastia, dice no ai lavori a macchia di leopardo; “se si avviasse la sola pavimentazIone, quando domani i privati provvederanno ai lavori della facciata, essa subirà una devastazione inevitabile con aggravi a carico dei cittadini e del bilancio. Il Comune, poi, dovrebbe fare richiesta al ministero dei fondi per i programmi di recupero urbano”. “E’ positivo che ci lavorino”, dice Marcello Migliosi, il direttore di Tef che risiede da anni a Bastia “cercando, se sarà possibile, di restituire al centro un minimo del suo passato storico e architettonico, depauperato da molti anni. Non sarà semplice rimediare ai danni; va recuperata non solo la piazza, ma anche le zone dimesse appena fuori le mura, ridando dignità e valore a quella che era una “insula romana”.
Mai problemi non si limitano alla sola estetica, come fa notare Luca  Babarelli, odontoiatra che pratica nella zona: “Il rimodernamento va fatto con criterio. Non importa la pavimentazione, ma come la gente vive e frequenta la piazza. Ad esempio, potrebbero crearsi problemi per i parcheggi, in una zona che è a vocazione commerciale’.
“Il risultato estetico”, spiega dal bancone del bar Capezzali Isabella Silvestri, “non basta. Manca un maggior coinvolgimento della gente, soprattutto degli operatori commerciali, per rivitalizore il centro. Edifici e pavimentazioni da soli non servono”.
“Personalmente e in qualità di architetto conosco il progettista Falcinelli” dichiara Elisabetta Franchi “e ne stimo la capacità professionale; sano convinta che la scelta del team che lavorerà al progetto garantirà un risultato esteticamente valido e funzionale” Si parte quindi dall’approvazione delle scelte per proporre qualcosa di più; “Mi auguro che alla riqualificazione architettonica si accompagni la valorizzazione degli ambienti che verranno creati” commenta Valeria Pierini, “i giovani di Bastia Umbra sono tanti e attivi socialmente; spesso organizzo eventi di promozione culturale nel territorio e mi piacerebbe avvalemi del centro storico rimesso a nuovo”. Della stessa opinione è Monica Capoluogo: “Ci sono miliardi di risorse ancora da valorizzare e far maturare. L’attenzione che l’amministrazione pone nei confronti del sociale è già buona; spero che la ripavimentazione sia utile a recuperare anche la vita che si svolge nei vicoli, spesso rimasti un po’ nell’ombra” E riguardo alle polemiche sui parcheggi a rischio di via Veneto? “Capisco le esigenze dei commercianti” commenta Andrea Alessandretti “ma credo che le attività siano comunque ampiamente servite da numerose aree di sosta. Ritengo più che buona l’idea di creare una pista di circolazione riservata a pedoni e ciclisti; anzi, si potrebbe anche pensare di chiudere la piazza al traffico, almeno durante i fine settimana”.
Valentina Antonelli
Alberta Gattucci

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