Bastia

Petrini, il nodo sicurezza

Più veloce la pratica per la ristrutturazione dopo il grave incidente con due feriti 
 
 
BASTIA — E’ una corsa contro il tempo per riportare all’assoluta normalità e sicurezza le condizioni, non solo formali, di lavoro all’interno del mangimificio Petrini. Il cedimento di una trave di una trentina di metri all’interno della struttura produttiva utilizzata prevalentemente per lo stoccaggio ha provocato l’infortunio di un operaio con lievi conseguenze (una prognosi di dieci giorni) ed evidenziato una situazione di precarietà. I controlli subito dopo l’incidente, effettuati dai Vigili del Fuoco e dai tecnici dell’Asl, hanno portato a constatare l’inagibilità della struttura, per la quale hanno sollecitato interventi anche le organizzazioni sindacali e in particolare la Cgil. Nonostante l’area del mangimificio temporaneamente inagibile sia piuttosto vasta, ciò non impedisce la continuità della produzione. Il problema, tuttavia, va risolto presto e bene. In una riunione tra i tecnici della società Petrini e quelli del Comune, alla presenza del sindaco Francesco Lombardi, si sono concordate le modalità di intervento. In queste ore l’azienda ha disposto una verifica della staticità del tetto della struttura per determinare le condizioni di sicurezza e i conseguenti interventi. Infatti, era stata già presentata al Comune una richiesta di ristrutturazione che ora l’amministrazione municipale si avvia a concedere con tutte le prescrizioni del caso.
m.s.

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