E’ l’ora della bonifica da Eternit 
 
 ASSISI — Perché la trave in cemento si è piegata facendo così crollare il controsofitto in eternit del magazzino della «Petrini 1822» di Bastia Umbra? E’ la prima delle domande, dopo l’incidente di ieri l’altro, che attende risposte dagli accertamenti in corso sull’edificio, che è stato transennato e che i Vigili del Fuoco hanno indicato inagibile, in attese delle determinazioni da parte dell’autorità competente (il sindaco) e quindi degli interventi di ripristino. Con i sindacati che intanto fanno sentire la loro voce: le segreterie di Flai-Cgil e Uila–Uil hanno chiesto un incontro urgente con la direzione Petrini sul problema della sicurezza. «Il problema è serio — sostengono i sindacati —: l’azienda non ha neanche un delegato alla sicurezza. Non si può procrastinare la soluzione di questo problema, non si può giocare con la vita delle persone». Di certo c’è solo che è andata bene in quanto la caduta di detriti ha investito coinvolto uno solo degli operai in quel momento a lavoro nel magazzino; A.S., 44 anni, residente a Bastia, dipendente dell’«Unione Cooperativa Lavorativa», alla guida di un muletto al momento del crollo e che ha riportato trauma cranico e ferite al volto giudicati guaribili, dai sanitari del Pronto Soccorso dell’ospedale di Assisi, in dieci giorni. Illeso il collega che ha vissuto momenti di grande paura di fronte ad un evento inspiegabile. Un cedimento strutturale, che ha riguardato una trave di una trentina di metri di lunghezza e che ha fatto crollare parte del tetto del magazzino dove vengono stoccati gli involucri contenenti il mangime in attesa di essere caricati sui camion per portati a destinazione. Sul posto del grave episodio, verificatosi l’altro pomeriggio intorno alle 17 sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Assisi e di Perugia (che hanno operato con le «mascherine» visto che ci si trovava in presenza dell’eternit), i Carabinieri, l’ambulanza del «118» con personale medico a bordo e i tecnici dell’Asl 2-Dipartimento di Prevenzione- Servizio di prevenzione luoghi di lavoro. Questi ultimi, prontamente allertati ed intervenuti sul posto, hanno controllato i diversi aspetti e modalità con le quali si è verificato il crollo, l’attività svolta dai due operai rimasti coinvolti (A.S., il ferito, era alla guida di un muletto). Particolare attenzione, da parte dei tecnici Asl, è stata rivolta ai detriti di eternit precipitati al suolo dopo il suolo; tale tipo di manufatto infatti prevede la rimozione da parte di aziende specializzate ed un particolare smaltimento.
Maurizio Baglioni


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