Bastia

Petrini, giornate decisive

Oggi pomeriggio il sindaco Lombardi e i sindacati incontrano le Rsu dello stabilimento


I tempi sono maturi per l’acquisizione di mangimificio e mulino


BASTIA UMBRA- Ore decisive per lo stabilimento della Petrini e del Mulino. Oggi pomeriggio, alle ore 16 presso la sala consiliare del Comune, i sindacati di categoria Flai- Cgil e Uila -Uil incontreranno il sindaco Gianfranco Lombardi per mettere sul piatto della bilancia la questione di queste due strutture, in vista della ormai prossima acquisizione da parte della Petrini 1822 del mangimificio e del Mulino, e della Spigafood del pastificio di Foligno.
“I tempi secondo noi sono ormai maturi – spiega Alessandro Petruzzi, presidente regionale della Flai Cgil – e d’altra parte ci sono degli accordi in tal senso che crediamo saranno rispettati”.
L’incontro dovrebbe servire anche al primo cittadino bastiolo per parlare con le rappresentanze sindacali unitarie
dello stabilimento, per confrontarsi con le loro istanze dopo che- stando a quel che si dice – avrebbe visitato in via informale la struttura nelle scorse settimane. “Queste strutture sono site al centro del paese – spiega Petruzzi – pertanto in questi anni il ruolo giocato dall’amministrazione comunale è stato determinante sotto molteplici aspetti. Adesso con la nuova amministrazione, vorremmo confrontarci anche col sindaco per capire quale può essere il suo impegno e chiedere a lui garanzie circa la tutela della situazione del sito produttivo bastiolo”.
In questo senso, i segnali che arrivano sembrano positivi e per questo fatto, l’incontro di oggi pomeriggio potrebbe essere soltanto una conferma degli impegni presi dalla precedente amministrazione e del lavoro portato avanti.
C’è fiducia, anche se naturalmente sarà determinante per il futuro dello stabilimento, nel quale lavorano centoventi persone più l’indotto, il mantenimento degli impegni di acquisto: “Ormai è tutto pronto – siamo certi che le cose andranno per il verso giusto – conclude Petruzzi – anche perchè in caso contrario torneremmo indietro di tre anni, e non lo auguriamo a nessuno”.
E.L.

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