Ovunque panchine divelte, cartelli imbrattati, sedie distrutte e tettoie fatte a pezzi
Neanche la presenza di un pub costituisce un deterrente


BASTIA UMBRA – Parte dai cittadini la segnalazione dello stato di degrado in cui versa la zona del percorso verde di Bastia Umbra. Panche rovinale e divelte, scritte con spray sui cartelli e distruzione “metodica” di tettoie, sedie e altro arredo urbano; tutto questo viene rilevato dagli abituali frequentatori che cercano un pò di ristoro nel verde pubblico, trovandosi invece davanti un panorama tutt’altro che gradevole. Il percorso verde costeggia il centro cittadino, eppure la vicinanza non sembra intimorire quelli che i residenti definiscono “vandali”. Neppure la presenza di un pub sulle rive del Chiascio sembra costituire un deterrente. Sempre secondo gli abitanti, il degrado sarebbe estremo e la zona verde, in alcune ore della giornata, sarebbe lasciata nelle mani di alcuni immigrati, che, secondo le testimonianze, vi dormirebbero e vi si ubriacherebbero, lasciando rifiuti di ogni sorta. Insomma, il percorso verde, luogo ideale per passeggiare, allenarsi e dedicarsi a una lettura rilassante, invece di costituire un luogo per il tempo libero e un possibile punto di attrazione per i turisti, sarebbe diventato uno spazio abbandonato. I cittadini chiamano in causa gli amministratori, richiedendo controlli più severi e punizioni più rigide per i vandali. La proposta è anche di assoldare dei custodi fissi, ai quali spetti il compito sia di curare la qualità del verde e delle strutture, che di vigilare costantemente. Una soluzione che verrebbe a colmare le lacune che comporta inevitabilmente la gestione tramite cooperativa, chiamata ad occuparsi del luogo solo per i periodi prestabiliti. I residenti invitano anche le forze dell’ordine a svolgere un controllo più capillare, soprattutto nelle ore notturne, quando si concentrano gli episodi di vandalismo. In definitiva, la cittadinanza chiede a gran voce di riappropriarsi di uno spazio del verde pubblico che, a differenza dell’analogo percorso assisano, per molto tempo ha costituito motivo di orgoglio per i bastioli.
Valentina Antonelli

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