Bastia

Per nascondere l’incapacità, lanciano accuse

Che il padrone della legna, possa morire di freddo, non ci crede più nessuno. Il segretario DS bastiolo vorrebbe far credere ai cittadini il contrario.

BASTIA UMBRA – E’ alquanto singolare che la maggioranza abbia il coraggio di accusarci dopo aver dimostrato in maniera inequivocabile la sua inadeguatezza alla guida del governo della città. Per ribadire ciò che ai cittadini è già chiaro e per dare un aiuto ai “Guru” (così li ha chiamati l’ex capogruppo DS De Martino durante l’ultimo consiglio comunale) voglio esprimere alcuni concetti.
E’ dall’inizio della legislatura che il gruppo di FI-CDL sollecita la giunta a portare a termine l’iter della zona industriale di Ospedalicchio. Lo ha fatto con una interrogazione del 12 gennaio 2005 e con una mozione del Gennaio 2006 che ha costretto alla convocazione del Consiglio sull’argomento. Chi ha bloccato la pratica fino ad oggi è la maggioranza ed è solo grazie a Forza Italia se oggi si affronta l’argomento. E’ esattamente il contrario di quello che afferma Pecci.
La riunione del 5 giugno è saltata perché la maggioranza, ed in particolare alcuni consiglieri diessini, insieme ad uno della Margherita, non erano intenzionati a votare l’abbandono della procedura PIP per la zona industriale di Ospedalicchio e hanno scelto il modo più indolore per farlo: essere assenti, facendo mancare il numero legale.
Quindi, questa è una maggioranza incapace a sostenere il sindaco e la giunta che vuole fare marcia indietro sulla scelte fatte dal consiglio comunale e approvate per ben due volte, l’ultima il 10 febbraio 2006, con il voto favorevole anche delle opposizioni.

Sul rispetto delle regole democratiche, concordo con Pecci ed è proprio per questo che chi amministra deve operare nel loro rispetto. Se non si è capaci di convocare il consiglio comunale come prevede il regolamento, non si può accusare gli altri di usare i cavilli per fare ostruzionismo, ma riflettere sulla propria incapacità. Se “alla vacuità subentra la prepotenza” (sono sempre parole del prof De Martino dei DS), questi sono i risultati. L’amministrazione non riesce a concludere le pratiche importanti per la città perché vorrebbe piegare al suo volere l’assemblea consigliare, ma ricordo che la Democrazia funziona esattamente al contrario. Gli amministratori devono agire seguendo le direttive che dà il consiglio comunale, anche se questo cozza con le convinzioni del sindaco e della giunta. Tant’è che il primo cittadino deve dimettersi se non ha più la maggioranza dei consiglieri a suo sostegno. Noi abbiamo ben chiaro cosa serve per mantenere il “primato regionale per ciò che riguarda la disponibilità alla creazione di impresa”. Sicuramente tra le cose da fare non c’è aumentare il costo del terreno con il 15% a titolo di “congruo margine d’impresa” e il balzello dei due lotti gratuiti al comune che aumenterebbero il costo di un ulteriore 10%. A noi interressa che chi vuole fare impresa a Bastia, abbia a disposizione il terreno al prezzo più basso possibile e senza che nessuno ci speculi sopra, privato o pubblico che sia.
Oggi, la discussione non deve affrontare la scelta del metodo, che è già stata fatta in maniera chiara ed inequivocabile, ma le regole che devono essere scritte in modo da recepire i vantaggi dimostrati dall’intervento realizzato recentemente dal BEP (qualità, velocità ed economicità) e correggerne i difetti come la rigidità e la lungaggine burocratica che poteva essere già superata se si fosse lavorato al regolamento subito dopo l’approvazione della delibera del Novembre 2003. Su questa storia non ci sono altri interessi da tutelare se non quelli della città e si deve ragionare bene sull’utilizzo dei pochi e ultimi metri quadrati di territorio da mettere a disposizione dello sviluppo. Proprio per questo devono essere utilizzati al riparo di qualsiasi speculazione.

Per quanto riguarda ciò che Pecci chiama polveroni, invece, riteniamo che se qualche imprenditore si è sentito in imbarazzo, certo non è tra coloro che hanno rispettato le regole. Aspettiamo la relazione scritta degli uffici tecnici comunali che, siamo sicuri, porterà chiarezza sul rispetto o meno delle norme e solo dopo vedremo se “la maggioranza ha trovato le risposte giuste attese dagli imprenditori”.

Francesco Fratellini
Coordinatore Comunale FI

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