Il segretario dei Ds difende sindaco e giunta


BASTIA UMBRA – “Le ripetute prese di posizione da parte della Margherita mettono in luce un’incontinenza verbale che mal si coniuga con quel senso di responsabilità che tutti dovremmo avere”. A parlare così è il segretario comunale Ds, Erigo Pecci, che sottolinea che il suo partito ha assunto l’atteggiamento di chi non vuole interrompere il lavoro amministrativo sinora svolto, in coerenza con gli impegni assunti con i cittadini e con le altre forze politiche della coalizione, lavorando al tempo stesso perché il dialogo non venga mai meno.
“Dall’altra parte, però – dichiara lo stesso Pecci – si cerca di alimentare un’idea di crisi che non c’è, in quanto la Giunta è sempre stata operativa in questa fase di verifica e anche ora che le deleghe sono state riacquisite dal sindaco. Il sindaco ritiene non solo opportuno evitare polemiche, ma lavorare per un’idea di governo che agisca nell’interesse della città e dei cittadini. Sia chiaro che non esistono questioni politiche, ma organizzative e funzionali, come il sindaco ha più volte ribadito”. Secondo il segretario comunale dei Ds è fuorviante dare altre interpretazioni. Non può essere messo in dubbio non solo il necessario rispetto e la dignità individuale, ma soprattutto la politica delle rispettive rappresentanze. “Ciò – secondo lo stesso Pecci – deve valere anche nei confronti del partito Ds, il quale ha più volte sollecitato il sindaco a ritirare la Giunta in un quadro di una più pressante operatività, innovazione e partecipazione democratica”. Il segretario comunale diessino ringrazia l’ex assessore Antonio Criscuolo per l’impegno che ha profuso in questi anni: “Una componente essenziale del nostro partito che in questi momenti difficili ha saputo dimostrare sobrietà”. “Lombardi – afferma Pecci – non può non tener conto di un sentire della città per il cui sviluppo sono indispensabili tutte le competenze politiche e non cresciute in questi anni nei Ds e non solo. Attardarsi nella retorica e nelle banalizzazioni rappresenta un limite politico e culturale di chi sostiene ciò e rende esplicito un tentativo di dirottare l’attenzione dalle questioni che abbiamo più volte posto alla maggioranza”.
Roldano Boccali

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