Amministrative La professionista declina la candidatura a sindaco offertagli dai vertici del partito
Giovedì nel direttivo Borgognoni e Romoli dovranno tirare le somme
di LUCIO FONTANA
ASSISI – Niente da fare: l’ipotesi di una candidatura esterna al partito che potesse parlare al mondo cattolico, non va in porto. E il Pd di Assisi rimane in mezzo al guado. L’avvocato Francesca Di Maolo, stimata professionista da sempre impegnata nel volontariato cattolico, ieri pomeriggio ha declinato la candidatura a sindaco offertagli nei giorni scorsi dai vertici del partito. Il niet è arrivo dopo un colloquio con il consigliere comunale e responsabile organizzativo del Pd, Edo Romoli.
I motivi del rifiuto? Di Maolo li spiega così: “La mia candidatura avrebbe ancor più diviso il mondo politico e in questo momento invece c’è bisogno di unità per risolvere i problemi. Detto questo – conclude l’avvocato – il mio impegno professionale unitamente ai vari progetti che sto portando avanti nel mondo sociale mi hanno convinto a declinare l’invito rivoltomi da più parti. Ringrazio, ovviamente, tutti coloro – conclude Di Maolo – che hanno creduto nella mia persona e che in queste settimane si sono spese per realizzare un certo progetto politico”. Con queste parole, dunque, Di Maolo si sfila e ora per i vertici del Pd di Assisi i prossimi giorni saranno a dir poco travagliati. Per fine mese, infatti, il maggior partito della coalizione si era impegnato garantendo la presentazione del suo candidato a sindaco. Ora, dopo questo rifiuto, per i Democratici si tratta di riprendere a tessere la tela da capo. Per giovedì è stato convocato il direttivo del partito e in quella sede il coordinatore Borgognoni e il responsabile organizzativo Romoli dovranno tirare le somme, ma soprattutto indicare la strada che, da qui in avanti, il partito intenderà percorrere. Il quadro è tutt’altro che semplice: Rifondazione, Pdci e la lista “Buongiorno Assisi” hanno già individuato in Carlo Cianetti il proprio candidato a sindaco e da ormai diverse settimane hanno fatto sapere di essere pronti a sostenerlo al-le elezioni primarie.
A questo punto per il Pd, il vicolo è veramente stretto: o nel giro di pochi giorni trova un candidato a sindaco o molto probabilmente dovrà andare in appoggio di Cianetti. Il quadro è tutt’altro che semplice e il tempo stringe. E nel centrodestra? Dopo il ritiro delle deleghe al vice sindaco Bartolini, il sindaco Ricci è riuscito a superare lo scoglio del voto sull’assestamento di bilancio. Ma è chiaro che d’ora in avanti la navigazione sarà tutt’altro che tranquilla e ogni atto della Giunta che arriverà in Consiglio potrebbe rivelarsi una trappola pericolosa. Ad Assisi, sul versante politico, nulla può essere dato per scontato. La partita, a destra come a sinistra, è iniziata. E non è facile per nessuno.