Bastia

Pd: «La Margherita? Non esiste più»


Scintille fra Capocchia e Cristofani

BASTIA UMBRA (fla.pag.) -“La candidatura dell’attuale vice sindaco non potrebbe assolutamente rappresentare un motivo di ricongiungimento tra la Margherita bastiola e il Pd”. Così, pochi giorni fa, Vitaliano Cristofani, segretario della Margherita di Bastia. “Margherita? Quale Margherita”, si domanda Roberto Capocchia, coordinatore del Pd bastiolo, che in una nota sottolinea coine “il Pd non riconosce alcun direttivo della Margherita, simbolo e partito ormai scomparso dallo scenario politico. Ritengo Cristofani segreta rio di se stesso, al massimo rappresentante di un gruppo di persone che tenta di tenere sotto scacco il Pd in cui affermano di riconoscersi. Cristofani ha ragione quando afferma che con il Pd non c’è alcun accordo e dopo le uscite di questi giorni sulla stampa, anche se c’erano i presupposti per un incontrò ed un dialogo, sicuramente vengono meno, vista l’arroganza e la boria con cui si giudicano amministrazione e Pd. Questi signori, accusa Capocchia, recitano sempre la stessa strofa non prendono decisioni che non siano dettate da un capo più in alto (il quale non sa nulla del nostro territorio) e giudicano senza esprimere progetti che non riguardino i propri interessi. Ad oggi il Partito Democratico raccoglie soltanto l’invito del segretario del PdCl, al quale riconosce una visione di insieme e di interessi generali per la città, mentre ritengo incommentabili le affermazioni di Caimmi, che si scaglia contro il coordinatore provinciale del Pd, il quale dà delle indicazioni di indirizzo che sono il coinvolgimento dei cittadini nella base programmatica e nella scelta delle candidature, addirittura soprassedendo quello che sono le tradizionali forze politiche e tenendo conto delle liste civiche, dove queste, aggiunge Capocchia, siano disponibili al dialogo: non si capisce dunque in che modo il Pd tradisca i suoi alleati per consegnare la città al centro destra. A’ coloro che a tutt’oggi vogliono entrare nel partito, conclude Capocchia, dico che le porte sono sempre aperte e prive di pregiudizi: l’invito è quello quello di venire a lavorare e a contribuire alla creazione di un progetto comune che possa soddisfare le esigenze della città di domani”.

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