La piazza di qualsiasi città ha un valore storico, culturale, sociale ed economico in quanto spazio di comunità in grado di generare aggregazione e relazione. 

Essa rappresenta il cuore pulsante di una comunità e i cittadini ne sono i fruitori primari: in quanto tali questi giorni i cittadini stanno manifestando una forte necessità di ascolto e di confronto su decisioni di questa portata. 

È assolutamente necessario prendere in considerazione e sostenere queste mobilitazioni civiche: il percorso decisionale che porta al restyling e alla riprogettazione di aree così importanti della città deve prevedere il massimo coinvolgimento della cittadinanza da parte dell’Amministrazione, che invece si limita a presentare alla popolazione la tipologia di piazza già scelta sulla base dei soli pareri interni alla Giunta. 

Noi tutti abbiamo a cuore il futuro della città e il progetto della piazza cambierà profondamente i connotati di Bastia per i prossimi 30-40 anni. Per questo motivo non possiamo permettere che tali decisioni possano essere prese solo all’interno del conclave amministrativo, ma vanno allargate il più possibile alla società civile e alla cittadinanza, anche attraverso adunanze di ascolto e confronto in luoghi istituzionali. Esempio eclatante di questo atteggiamento oscurantista è ciò che è accaduto lo scorso 9 ottobre in occasione dell’Assemblea pubblica organizzata dal nascente Comitato Civico ‘Bastia Città della creatività’: un consigliere di maggioranza, prendendo la parola, ha dichiarato che la Giunta ha stabilito che il Palio rimarrà in Piazza, mentre il mercato settimanale verrà spostato in altro luogo non definito. Di questo nessuno era al corrente, né cittadinanza né Consiglieri Comunali di minoranza, e la decisione è stata presa arbitrariamente senza alcun confronto all’interno della Giunta. Un modo di fare che va radicalmente modificato per il bene della città.

Parimenti risulta ad oggi sconosciuta la posizione dell’amministrazione sulla possibilità di chiudere la piazza al traffico veicolare, se ci saranno zone adibite a parcheggio ed eventualmente dove, se ci saranno zone per eventi, di che tipo e secondo quale visione strategica di sviluppo del centro storico della città.

Arbitrarietà nelle scelte, prese nel silenzio delle stanze dei bottoni ed imposte alla città, sono i tratti che stanno caratterizzando questa importantissima fase urbanistica di Bastia.

La progettazione della nuova Piazza Mazzini e Piazza Cavour presentata lo scorso settembre dalla Sindaca non è altro che l’ennesimo progetto episodico dell’amministrazione. Manca totalmente una visione di città che dialoghi con la cittadinanza e con le attività economiche. Il risultato è una città indecorosa, per di più con un inutile spreco di risorse . 

La nostra proposta è di ripartire dalla Piazza per costruire un’immagine ed una strategia di città, dentro una cornice che sia in grado di rilanciare le imprese, il commercio, il senso di comunità e di appartenenza, lo scambio culturale, artistico e sociale. 

Cosa ancor più grave che una tematica così importante non sia stata sviscerata con i consiglieri di tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio, quindi come forze di opposizione ci siamo fatti carico di proporre tramite una richiesta formale un consiglio comunale aperto alla cittadinanza in cui si possa affrontare nel dettaglio tutti gli aspetti inerenti questo progetto e che tutti i cittadini possano esprimersi in merito.

Bastia è una città degradata che va ricostruita con criterio e collegialità. 

Laura Servi 5 Stelle

Segreteria PD Bastia Umbra

Gruppo Consiliare PD Bastia Umbra

Gruppo consiliare Movimento 5 Stelle

Gruppo Misto Lucio Raspa

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