Il candidato a sindaco avrebbe in tasca l’appoggio del Terzo Polo, l’Udc potrebbe spaccarsi in tre correnti
I Democratici prendono tempo, trattativa sul tavolo regionale della coalizione
Sulla scelta dei centristi sarà determinante il modo in cui Paola Binetti, Sandra Monacelli e Maurizio Ronconi intenderanno gestire la vicenda

ASSISI – Quando si parla di politica, Assisi è in luogo in cui non si finisce mai di stupirsi. Ormai da mesi, sia sul fronte del centrodestra che su quello di centrosinistra sta andando avanti un tira e molla estenuante, ma ora a una manciata di tempo dalle elezioni amministrative, cominciano a farsi avanti le sorprese vere. Quelle in grado di dare uno scossone agli assetti fin qui costruiti. La prima novità riguarda il candidato a sindaco, ed ex vicesindaco della giunta Ricci, Giorgio Bartolini. Il secondo colpo di scena, invece, potrebbe esserci in casa Pd dopo che la direzione comunale di ieri sera ha deciso di concedersi altre 48 di riflessione per prendere una decisione sulla partecipazione alle primarie e sulla scelta del candidato a sindaco. Questo, il quadro.
Bartolini e il Terzo Polo. Al di là dei veri o presunti viaggi romani, l’ipotesi che Giorgio Bartolini possa essere sostenuto dai partiti che compongono il Terzo Polo (Fli, Udc e Ap) con il passare delle ore sta prendendo quota. Addirittura, stando ad alcune indiscrezioni, nel corso di questa settimana i partiti del Terzo Polo potrebbero ufficializzare pubblicamente la loro scelta a favore dell’ex vicesindaco. Al progetto starebbero lavorando alacremente il coordinatore regionale di Fli, il consigliere regionale Franco Zaffini, e il parlamentare e commissario dell’Udc, Paolo Binetti. Tutto bene e cosa fatta? Probabilmente sì, ma come spesso avviene in questi non mancano i mal di pancia. E dentro l’Udc proprio i mal di pancia non sarebbero pochi: c’è chi vuole appoggiare Bartolini, chi preferisce Ricci e chi vorrebbe andare con una propria candidatura autonoma (Marco Settimi). Come si sbroglierà la matassa? Difficile dirlo, ma non poco dipenderà, dall’atteggiamento che sulla vicenda terranno sia la Binetti che il coordinatore provinciale Maurizio Ronconi e il consigliere regionale, Sandra Monacelli. Nelle prossime ore comunque potrebbero esserci delle novità. Non è da escludere che alla fine, l’Udc di Assisi si divida in tre fazioni: una con Batolini, una con Ricci e l’altra magari in appoggio al candidato indicato dal partito. A questo punto il problema sarebbe il simbolo e questo lo detiene Paola Binetti. Si vedrà.
Speranze Pd. Nel direttivo comunale di martedì sera il Pd, a sorpresa, ha deciso di prendersi ancora un paio di giorni di riflessione sulla scelta del candidato a sindaco e sulla possibilità o meno di partecipare alle primarie. I motivi della decisione dei Democratici, sono sostanzialmente due. Capire se davvero il Terzo Polo andrebbe in appoggio alla candidatura di Giorgio Bartolini e vedere se all’interno dei partiti del centrosinistra ci sono ancora margini diplomatici per evitare di andare divisi alle elezione con candidati contrapposti. Su questo ultimo punto, il gruppo dirigente del Pd, spera che il dossier Assisi arrivando sul tavolo regionale della coalizione possa avere quella soluzione che fino ad oggi non è stata trovata a livello locale. In poche parole, qualcuno tra i dirigenti Pd, si è convinto che uno dei partiti (Rifondazione e Sel) che sostiene la candidatura di Carlo Cianetti possa sfilarsi all’ultimo minuto e riaprire i giochi. Ma l’operazione, posto che qualcuno la voglia fare sul serio, appare tutt’altro che semplice.

di LUCIO FONTANA

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  • Ma se l’UDC (che sono 4 gatti) si spacca in 3 correnti, ci sarà sempre una corrente che ha la maggioranza di 2 gatti.
    Il problema è capire dove andranno i 2 gatti che fanno la differenza.

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