Bastia

Pd, dissotterrata l’ascia di guerra

BASTIA UMBRA La Margherita ritira le candidature all’assemblea provinciale


Flavia Pagliochini
Bastia Umbra


All’indomani dell’uscita della Margherita dalla coalizione di centrosinistra guidata dal sindaco Francesco Lombardi per “solidarietà” con l’ex assessore all’Urbanistica Giorgio Antonini, la parola d’ordine è una sola: silenzio. Non commenta il centrodestra (“Per ora ci asteniamo” , ha detto il coordinatore di FI Francesco Fratellini), lapidari i commenti degli esponenti della maggioranza: “Mi risulta, dice il sindaco Lombardi, che le candidature della Margherita per le elezioni agli organismi del Pd siano ancora lì. Per il resto, il dibattito, anche aspro, fa parte della vita politica ma la giunta è compatta e continuerà a lavorare come ha sempre fatto”. E invece le candidature non ci sono più: Vitaliano Cristofani, presidente della Margherita bastiola, sottolinea in una lettera come “non si registrano elementi di novità che dimostrino la volontà di risolvere là crisi nella direzione da noi auspicata e pertanto, in attesa dell’assemblea di domani (oggi, ndr), ritiriamo le candidature di Antonello Caleri e Rosita Maggesi per l’assemblea provinciale e Rosita Maggesi, Francesco Stramaccioni, Emanuele Rossi e Paolo Marcomigni per il coordinamento circolo territoriale. Rimarchiamo la necessità del rinvio delle elezioni, poiché la Margherita non parteciperà né all’assemblea né alla votazione. Eventuali presenze attribuibili all’area della Margherita saranno da considerare a titolo personale”. Quanto alla Cesaretti (“la cui presenza in giunta è da considerarsi a titolo puramente personale”, scrivevano Cristofani, Caleri e Bonciarelli), anche il vicesindaco e assessore ai servizi sociali preferisce non commentare: “Meglio non andare troppo a rimestare, rischiando di creare ulteriori incomprensioni”. Nei giorni scorsi, comunque, la Cesaretti aveva espresso la sua “vicinanza personale” ad Antonini, spiegando inoltre come “la situazione sia indubbiamente di disagio, non si può negare che ci siano dei problemi che vanno aggiustati, e che per farlo ci sia bisogno di dialogo tra le varie componenti. Sono vicina ad Antonini, ma ho scelto di continuare a lavorare perché ci sono tante cose da fare, ma soprattutto per un senso di responsabilità verso la città di Bastia”.

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Exit mobile version