È importante far quadrare i conti ed è evidente che tutto non si può fare. Ed è proprio per questo che chi amministra una città è chiamata ad individuare delle priorità, attraverso delle scelte politiche.
Ed è ciò che manca nel bilancio di previsione per gli anni 2022 – 2024 dalla giunta Lungarotti.
Nel consiglio comunale del 29 dicembre il Partito democratico ha votato contro la proposta di bilancio perché purtroppo non c’è nulla che guardi alla persona: nulla c’è per il diritto allo studio, nulla per i giovani, nulla per le famiglie, nulla per il sostegno al lavoro, nulla per il supporto alla salute.
In questa fase difficile dovuta al perdurare della pandemia invece, riteniamo che le priorità debbano essere:
• investimenti nelle farmacie comunali con nuovi spazi e soprattutto con assunzione di nuovo personale affinché si possa dare ai cittadini i servizi essenziale per la lotta al covid: tamponi e soprattutto vaccinazioni;
• censimento e studio delle condizioni delle famiglie a seguito della pandemia. Capire quanti posti di lavoro sono stati persi e che tipo si professionalità sono rimaste inattive. In conseguenza prevedere attività di supporto al reimpiego, ed eventuali ammortizzatori sgravi e supporti che possano consentire di tamponare lo stato di bisogno;
• Valorizzazione del merito prevedendo borse di studio per i studenti universitari e della scuola superiore attraverso un criterio di selezione che tengo conto anche del reddito familiare. Così, oltre a dare un premio a chi più merita in termini di profitto scolastico, sarà possibile aiutare le famiglie che, con risorse scarse, faticano ad aiutare i propri ragazzi.
• Supportare le grandi aziende del territorio non soltanto nell’inserimento e/o mantenimento nel circuito economico nazionale ed internazionale ma anche prevedere incentivi per assunzioni di persone che hanno perso il lavoro in questi ultimi 2 anni.
• Uno sguardo alle nuove e giovani partite Iva. Sono i nuovi veri precari del mondo del mercato odierno, senza garanzie e senza nessun ammortizzatore sociale ed una amministrazione comunale, intesa come istituzione più vicina ai bisogni del cittadino, non può non mettere attenzione su questo fenomeno. E ciò perché di fatto si tratta di giovani, uomini e donne, che per lo più sono anche giovani genitori che si barcamenano con difficoltà tra famiglia e lavoro senza sapere bene cosa accadrà di loro il giorno dopo.
• Donne: un tema tanto decantato ma solo per mero scopo mediatico. Serve infatti creare strutture comunali che permettano di guardare alla maternità con serenità senza che questa rappresenti una scelta a discapito del lavoro e della carriera. Ed occorre subito creare una corsia premiante per chi decide di dare lavoro alle donne che durante la pandemia hanno perso la propria dimensione professionale. È questa, insieme alla scuola ed alle difficoltà dei più piccoli, un’altra emergenza dentro l’emergenza stessa del covid.
Serve una visione per la Bastia del domani e soprattutto per i bastioli, un popolo forte ed orgoglioso, ricco di slanci e di capacità, oggi appiattito dall’inerzia e dalla mediocrità di chi l’amministra.

Partito democratico di Bastia Umbra

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