SOPRATTUTTO politici e addetti ai lavori hanno partecipato l’altra sera all’incontro «La città che vorrei», promosso dal Pd e svoltosi causa maltempo nella sala consiliare. Un ampio dibattito dal quale è emersa la preoccupazione dei democratici che il piano urbanistico di recupero dell’area Franchi sia adottato con eccessiva fretta senza consentire un dibattito approfondito tra la gente. Mancherebbe, inoltre, un disegno complessivo che solo la variante generale al PRG , bloccata da oltre un anno, potrebbe garantire. Chiarimenti che sono stati chiesti all’amministrazione comunale dal coordinatore Pd Nicolò Violini al quale ha in parte risposto il sindaco Ansideri ricordando la necessità di fare presto per consentire la delocalizzazione delle officine Franchi e di non scoraggiare gli investitori. Le conclusioni sono state tratte dell’assessore provinciale all’urbanistica Carlo Antonini. Il dibattito piuttosto pacato con cui il Pd ha voluto confermare il proprio interesse alla concretizzazione del progetto. Il confronto ha avuto immediata eco anche fuori dell’assemblea, in particolare da parte della Rifondazione comunista che ha spostato subito l’obiettivo sull’altra area di recupero non completata, l’ex Giontella, per respingere con fermezza l’ipotesi avanzata dalla giunta di realizzare il polo scolastico lungo via Irlanda. L’assessore Livieri, infatti, ha confermato l’impossibilità che sia realizzata all’interno del quadrilatero (ex tabacchificio).  
 
Nazione-2010-08-01-Pag11

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