“Ricevere il sangue è un diritto. Donarlo è un dovere civile”
Bastia Umbra Una delegazione dell’Ente Palio de San Michele, formata da componenti di tutti i rioni, ha accolto l’invito di Giulio Provvidenza dell’AVIS di Bastia Umbra per sviluppare un progetto di solidarietà.
L’Ente Palio, che quest’anno ha festeggiato venti anni di storia, da sempre promuove iniziative sociali per favorire l’integrazione e l’aggregazione dei cittadini.
La donazione di sangue dei ragazzi dell’Ente quindi, è stato un bellissimo gesto che, oltre a sensibilizzare la cittadinanza sulla questione solidale, ha rappresentato simbolicamente un grande atto di civiltà.
Giulio Provvidenza dell’Avis Bastia Umbra: “Il dono del sangue è un gesto semplice ma al tempo stesso fondamentale per il sostegno del Servizio Sanitario Nazionale, poiché è solo grazie ad esso che si possono curare molte patologie e permettere la maggior parte degli interventi chirurgici che vengono compiuti ogni giorno. Per questo ogni persona adulta in buona salute dovrebbe farlo. Il Palio di San Michele accende Bastia ogni anno con il suo entusiasmo, i suoi colori e la sua vitalità: rappresenta appieno le sensazioni che si provano quando si dona il sangue. Quale miglior esempio per i nostri cittadini? Desidero ringraziare quindi i capitani e i rappresentanti dei Rioni e l’Ente per aver realizzato questo evento, che dovrà essere solo il primo di una lunga serie per una proficua collaborazione”.
Simone Ridolfi (Capitano del Rione San Rocco), Stefano Lombardi (Capitano del Rione Portella), Michela Degli Esposti (Delegato Ente Palio del Rione Moncioveta) e Bruno Rossetti (Vice Capitano del Rione Sant’Angelo) sono stati i protagonisti di questo splendido gesto ed abbiamo raccolto la loro testimonianza.
Simone Ridolfi, capitano del Rione San Rocco: “Devo essere sincero, ho sempre avuto il terrore degli aghi ed ero tutt’altro che sicuro di riuscire a donare. Per autoconvincermi ho pensato esclusivamente alla bellissima causa che stavamo abbracciando e all’amore che provo per il Palio de San Michele. Poi, passati quei 5 minuti di donazione, mi sono reso conto che quella paura non poteva in alcun modo interferire con l’azione. È subentrata la coscienza, il piacere di fare, di dare e mi sono reso conto di quanto è bello provare una sensazione simile, che forse avevo dimenticato. Un benessere emotivo che ha cancellato in un attimo tutte le remore che avevo. Tant’è che mi sono iscritto ai donatori ufficiali e tra 4 mesi sarò richiamato a donare. Il mio più grande auspicio è che altri miei rionali seguano il mio esempio, poiché chi dona vince sempre con il cuore… e poi, tornando seri (ride, ndr), il sangue verde ha un valore enorme: è purificato a differenza degli altri! Bisogna essere solidali, no?!”
Michela Degli Esposti, delegato del Rione Moncioveta: “Sono donatrice avis dal 1998 ed è sempre una bella esperienza per me andare ed essere consapevole di far del bene. Questa volta c’era un input in più ero in rappresentanza dell’ente palio e del mio rione. L’auspicio è che la collaborazione tra Avis ente palio e i rioni tutti continui prolifica. C’è sempre maggior bisogno di donatori e di sangue ed è necessario creare una coscienza del problema dentro i rioni. Poi parliamoci chiaro, chi meglio del rione rosso puo donare?”
Stefano Lombardi, capitano del Rione Portella: “Non ho potuto partecipare al primo incontro perché avevo un po’ di valori sballati, in quanto che ero sotto antibiotico. Poi anch’io sono riuscito a donare il sangue ed è stata un’esperienza meravigliosa. L’aspetto più importante di questa faccenda è stato quello che riguarda la salute. Non molti lo sanno, ma donare il sangue per un uomo ha un’incidenza determinante per il proprio fisico, in quanto ci permette di rinnovare le cellule, cambiare il nostro sangue. Gli effetti sono tangibili nei giorni a seguire. C’è un benessere particolare, una nuova energia interiore. Se a questo aggiungiamo il valore del gesto, tutto diventa più valoroso. Quest’esperienza mi ha segnato in positivo ed ho subito coinvolto il Consiglio Direttivo del mio Rione. Farò di tutto per sensibilizzare tutti gli altri rionali a seguire il mio esempio. Un atto d’amore, di civiltà e soprattutto di salvaguardia per noi e per gli altri!”
Bruno Rossetti, vice capitano del Rione Sant’Angelo: “Sono donatore Avis dal 2008 , seguendo l’esempio di mio nonno e di mia madre. Purtoppo abbiamo avuto questa necessità in famiglia per un problema ad una persona a noi cara e da quel momento ho subito dato valore a questo gesto. Non costa nulla e al tempo stesso può aiutare veramente una persona. L’esperienza fatta con i rioni avvalora ancor di più l’importanza della donazione. Mi auguro davvero che tutti i miei amici rionali seguano il mio esempio. La vera ricchezza della vita risiede in gesti come questi e non c’è niente di più bello che essere importanti al fine di qualcosa…”
Nicola Angione
Ufficio Stampa Ente Palio de San Michele
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