Inconcludente il «tavolo» del centrosinistra
BASTIA UMBRA — Sono ancora intricatissimi i nodi da sciogliere nella coalizione. L’apertura della fase due, sancita dall’accordo dei vertici regionali di Margherita e Ds (Bocci e Mignini) per superare l’autosospensione dei Dl dopo il licenziamento dell’assessore Silvestri, è tutt’altro che definita. Gli incontri del «tavolo» del centrosinistra finora, oltre ad essere burrascosi, sono stati anche inconcludenti. Per compiere un passo avanti, all’ultima riunione ha partecipato il sindaco Francesco Lombardi che, mentre la Margherita sollecitava il ritiro delle deleghe prime di entrare nel merito della trattativa, si è impegnato ad azzerare gli incarichi nella Giunta prima della conferenza programmatica cittadina prevista per il 6 ottobre. Il confronto sul programma seguirà il percorso stabilito: sabato prossimo in un incontro informale i partiti porteranno le proprie proposte per elaborare un documento da presentare all’assemblea pubblica. Sull’organigramma, cioè sugli assetti di Giunta e sulla ripartizione degli incarichi, invece non è maturata alcuna proposta operativa. A complicare il confronto è stata anche la richiesta Ds di predisporre una rosa di nomi rimettendo le scelte al sindaco. Gli altri, la Margherita in particolare, l’hanno respinta sollecitando gli alleati a ripartire dagli accordi elettorali del 2004, che prevedevano per i Dl oltre a 2 assessori anche una presenza in Umbriafiere. Anche il lavoro nella Giunta procede in acque agitate. Gli assessori Marchi (Lavori pubblici) e Belli (Cultura), entrambi Ds, vorrebbero «rosicchiare» competenze altrui, facendo infuriare i loro colleghi Boccali dei Comunisti italiani e Antonini della Margherita.
m.s.
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