Bastia

Passano in consiglio le varianti su Isa e Dondi

In aula sono stati esaminati i provvedimenti relativi ai due insediamenti produttivi di Ospedalicchio

BASTIA UMBRA Il consiglio comunale bastiolo ha approvato due varianti in corso d’opera relative a provvedimenti approvati con procedura Suap (Sportello unico attività produttive): la prima relativa alla Isa che ha trasferito la propria attività produttiva dall’area industriale di Bastia ad Ospedalicchio, la seconda relativa al nuovo insediamento della ditta Dondi, realizzato sempre nella stessa zona. In entrambi i casi si è trattato della ridefinizione di quanto previsto dai progetti e dalle convenzioni urbanistiche, in linea con le prescrizioni del prg, sia per quanto riguarda le parametrazioni delle superfici, sia per l’assetto viario dell’area al fine di renderla il più possibile funzionale. Disco verde anche per la rimodulazione di criteri e procedure perlamonetizzazione delle dotazioni territoriali e funzionali, così come erano definiti con delibera consiliare numero 75 del 2005. Si è trattato di una conferma di quanto il consiglio comunale aveva già manifestato il 27 settembre con una delibera di adozione che si proponeva di riformulare i criteri di valutazione delle superfici da monetizzare in maniera da avvicinarli, per quanto possibile, ai valori dimercato. Interventi di questo genere si rendono necessari quando il cittadino è tenuto a realizzare aree di verde pubblico e di parcheggi pubblici da consegnare successivamente al Comune. La possibilità di monetizzare è alternativa alla realizzazione di aree verdi e parcheggi pubblici, secondo quanto previsto dalla normativa in materia della Regione Umbria, che dà facoltà alle amministrazioni comunalidi regolamentare criteri e parametri di applicazione. Il consiglio comunale di Bastia Umbra ha confermato con l’approvazione la deliberazione di adozione modificando solo alcuni dettagli:il criterio di valutazione, nel senso di favorire il privato e la fattibilità dellamonetizzazione, oltre a rideterminare i limiti e i casi in cui la monetizzazione è obbligatoria

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