Bastia

Passaggio a livello troppo pericoloso


Ospedalicchio, l’Idv chiede un consiglio aperto

Il problema e annoso e di difficile soluzione


BASTIA UMBRA (v.a.) – Polemica politica, ma anche proposte concrete, soprattutto in merito all’ annosa questione del passaggio a livello in zona Ospedalicchio, ritenuto da sempre pericoloso sia per i mezzi che per i treni.
L’Italia dei Valori di Bastia Umbra torna sulla problematica, da poco riportata in auge anche in consiglio provinciale, che riguarda la realizzazione di un sottopassaggio nella zona dell’attuale passaggio a livello di Ospedalicchio. La pericolosità del sistema attuale è indubbia: “Tutti sanno che questo passaggio a livello – spiega Pietro Caimmi, segretario ldv – ha causato in trenta anni di esercizio tre vittime ma molte di più potevano essere, se la fortuna non avesse dato una mano. La pericolosità non e solo per i mezzi gommati ma anche per i treni, che transitano a velocità sostenuta; per questo i dirigenti di Rfi sarebbero lieti se il problema fosse risolto più rapidamente possibile”.
La soluzione prospettata, però, non è così facile come sembra.
L’Idv ricorda come un primo progetto della Provincia, non accettato dal Comune, prevedesse un sottopasso prima dell’attuale passaggio a livello, più economico, ma che soprattutto non avrebbe comportato la chiusura di alcuni pozzi acquiferi. “Questa amministrazione – dice Caimmi – ha deciso la cementificazione di un sito geologicamente rimasto miracolosamente intatto e dal quale dipende la nostra risorsa primaria di acqua potabile e per il quale sta ingannando i cittadini stessi facendo credere di economizzare per il completamento dei sottopassi, contro un aumento reale di spesa per un costo aggiuntivo di un milione e mezzo di euro, a fronte dello spostamento dei pozzi e della costruzione di una strada altamente invasiva e pericolosa che passa attraverso le abitazioni esistenti, anziché all’esterno come anche la Provincia aveva consigliato. L’Idv chiede su questo problema un consiglio comunale aperto a tutti, inviando una richiesta ufficiale al sindaco Lombardi, alla sua giunta e al consiglio”.

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