Bastia

Parte de Sopra, niente “sconto”

Calendimaggio I Saggi riunitisi il 16 luglio hanno respinto le motivazioni presentate nel ricorso
Riconfermata la sanzione pecuniaria di 5mila euro da pagare ai de Sotto

di SILVIA BARTOCCI FONTANA

ASSISI – Sentenza inappellabile riconfermano i Saggi che, riunitesi il 16 luglio e ascoltati gli attori della celeberrima vicenda del Bando dei mammoni, respingono le richieste del contro ricorso presentato dalla Parte de Sopra per avere uno sconto di “pena”. Di certo l’inappellabilità della sentenza riconferma la sanzione pecuniaria di 5mila euro che Sopra dovrà pagare a Sotto.
“Resta incerta la possibilità che si profilino prospettive di riconsiderazione della espulsione di Priore e Gran Cancellarlo de Sopra, squalificati per 2 anni da ogni attività del Calendimaggio”, almeno per quanto hanno inteso i presenti della parte de Sopra, come chiarisce Mauro Casciola, Massaro, “lo Statuto definisce inappellabili le sentenze relative a multe ma non esclude riconsiderazioni sulle persone nel caso vengano portate nuove ’prove’, in tal caso le testimonianza di Priore e Gran Cancellarlo de Sopra, ascoltati dal collegio dei Saggi, oltre una lettera scritta dal Consiglio della Nobilissima, che ripercorre la vicenda, potrebbero essere assunte per riconsiderare la posizione dei due espulsi”.
Perlpessità e indignazione sono i sentimenti della Parte de Sopra, per la riconferma della sanzione pecuniaria “Una decisione inaccettabile – spiega il Massaro – una multa troppo alta che non possiamo pagare in considerazione che rappresenta il 30% del contributo che la Parte riceve dall’Ente”. Durante la seduta i presidente dei Saggi avvocato Lucio Annibali, ha sollecitato le Parti ad una riconciliazione consigliando per il futuro una più prudente analisi dei criteri, delinguaggio, e del registro espres sivo da adottare nella stesura de Bandi. “Non vorremo che si ca desse in una trappola di eccessi va moralizzazione – spiega i Massaro – oltre agli aspetti stori ci e culturali, è soprattutto la giocosità, cosi profondamente rad cata nello spirito popolare, ch esprimiamo nei bandi attravers gli sfottò, la goliardia la trasgres sione, che sono parte fondant del Calendimaggio”. E dell stesso tenore è la lettera presentata dalla parte de Sopra che denuncia “l’antidemocratica” decisione di censurare buona parte del Bando dei Mammoni nel Dvd, da poco in commercio, sull’edizione 2010 del Calendimaggio.

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