LA VICENDA
BASTIA UMBRA Quattrocento euro di multa e chiusura temporanea del salone. È quanto hanno disposto gli agenti del commissariato di Assisi dopo aver sorpreso un parrucchiere al lavoro senza green pass. La misura è scattata dopo che i poliziotti hanno effettuato diverse verifiche alle attività che si occupano di servizi alla persona, in particolare estetisti e parrucchieri, i cui lavoratori hanno l’obbligo di essere in possesso del green pass.
Nel corso di un controllo ad un esercizio commerciale di Bastia hanno accertato all’interno del salone la presenza di un parrucchiere che non possedeva alcun tipo di certificazione verde. L’uomo si è giustificato riferendo agli agenti di non sapere dell’esistenza di tale obbligo e pertanto di essere stato fino a quel momento sprovvisto di green pass.
Agli agenti non è restato altro da fare che sanzionare il parrucchiere con una multa di 400 euro e, considerato il rischio elevato di contagio e la particolare natura dell’attività esercitata, disporre, in via cautelare, l’immediata chiusura temporanea del negozio. Da dopodomani peraltro i clienti di parrucchieri, centri estetici e attività legate al benessere e alla cura della persona, potranno essere accolti soltanto se in possesso almeno del green pass base, ossia quello rilasciato dopo un tampone molecolare o antigenico.
Gli uomini del commissariato guidato dal vicequestore aggiunto Francesca Domenica Di Luca hanno chiuso quindi un’altra attività che non rispettava la normativa anti Covid dopo aver recentemente abbassato le saracinesche di un bar e di un negozio di alimentari. Nel corso del controllo all’alimentari i poliziotti hanno chiesto all’addetto al servizio dei clienti di esibire il Green pass. L’uomo però è risultato essere sprovvisto della necessaria certificazione verde. L’ultimo tampone, infatti, lo aveva effettuato da diverse settimane. È scattata la sanzione di 400 euro e la chiusura del negozio per 3 giorni.
Poco prima, al termine di un altro controllo, i poliziotti hanno disposto la chiusura di un bar per cinque giorni. La sanzione è scattata quando, alla richiesta di certificato verde, rivolta ad una donna impegnata a somministrare alimenti e bevande ai clienti, gli agenti si sono visti esibire una certificazione relativa a un tampone effettuato prima di Natale. Il green pass anche in quel caso era abbondantemente scaduto.
Massimiliano Camilletti
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