Bastia

Parcheggio dell’ospedale: ennesimo appello all’Asl L’amministrazione municipale sollecita interventi

ASSISI UN’AREA ANCORA ALLE PRESE CON IL DEGRADO PARCHEGGIO dell’ospedale malmesso e fonte di proteste da parte degli utenti, il Comune in pressing sulla Asl n. 2, chiamata a fare la sua parte e ad abbandonare «atteggiamenti dilatori». Giorgio Bartolini, vicesindaco di Assisi e assessore ai lavori pubblici, ha inviato un sollecito alla direzione sanitaria dell’Azienda sanitaria per trovare una soluzione al problema che si trascina ormai da anni e che, di stagione in stagione, viene rinviata. Bartolini, con la missiva indirizzata all’Unità Operativa Attività Tecniche e Patrimonio dell’Asl chiede, nuovamente, che si vada ad una fase risolutiva della questione parcheggio e anche per la relativa procedura di esproprio, in considerazione del fatto che il completamento dell’area di sosta al servizio del nosocomio spetta all’Asl di via Guerra. «Il Comune di Assisi, con atto di Giunta del 26 febbraio 2010, ha, per parte sua, approvato lo schema di convenzione già concordato con gli uffici Asl ed è in attesa delle relative approvazioni da parte vostra — dice Bartolini nella lettera di sollecito —. La presente iniziativa prende spunto anche dalla lettera sulla questione inviata dalla proprietà dell’area ed indirizzata anche alla direzione dell’Asl n.2. Puntualizzo — conclude Bartolini — che il vostro atteggiamento dilatorio crea disagi e rimostranze da parte dei cittadini che si devono recare all’ospedale».
Il parcheggio dell’ospedale di Assisi, come ormai è noto, versa in una situazione di profondo degrado. Non essendo asfaltato subisce gli effetti delle acque piovane, che hanno scavato profondi solchi sul terreno, al punto da creare disagi e pericoli a pedoni e automobilisti: i primi, nel percorrerlo, e sono molti ogni giorno, mettono in pericolo caviglie e ginocchia, le vetture rischiano di spaccare gomme e parti meccaniche. Per tacere della questione prettamente di immagine, in considerazione del fatto che l’area, spesso e volentieri (e impropriamente) viene utilizzato anche dai turisti. Una questione specifica, che si cala peraltro in un contesto più ampio, quello del ruolo e del futuro del nosocomio, calato in un comprensorio ampio e in un territorio di fortissima valenza turistica, che attende segnali forti di attenzione e di rilancio dell’intera struttura mentre giugono ‘segni’ e ‘voci’ di altra natura. Maurizio Baglioni �
Nazione-2010-10-09-Pag12 

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