Bastia

Palio, è polemica sulle nomine

 La minoranza difende la scelta di Giorgio Croce
“Una decisione al di sopra delle parti”



BASTIA UMBRA – Si parla molto in questi giorni di nomine del consiglio comunale di Bastia Umbra per i rappresentanti nell’Ente Palio. Come sempre un po’ di movimento e questa volta fa discutere la scelta, da parte della minoranza, di Giorgio Croce. “La sottoscritta – afferma il consigliere Rosella Aristei – si è fatta portavoce di tutta la minoranza e in accordo abbiamo segnalato il nominativo di Croce per la sua esperienza e competenza nel campo della cultura e dell’arte; ciò a garanzia di un suo valido contributo per la crescita del Palio, una nomina che riteniamo al di sopra delle parti e non nell’ottica della lottizzazione partitica”. Il consigliere Erigo Pecci, in consiglio è intervenuto richiamando a sua volta il consigliere Massimo Mantovani per la responsabilità assunta con tale nomina, quasi un danno. Ed ecco puntuale la replica di Mantovani: “Non mi sorprende l’atteggiamento di Pecci, in quanto egli ha sempre considerato, come esponente dei Ds, l’Ente come occupazione politica dello spazio di rappresentanza e non si è preoccupato dell’impegno per la crescita del Palio. Emblematiche sono state le sue parole durante l’assegnazione del Palio 2003: “non so dove mi troverò, ma so da dove sono partito”. Parole che – sempre secondo Mantovani – testimoniano come tale occupazione partitica sia un comportamento pragmaticamente messo in atto a Bastia Umbra, con il risultato di indebolire la manifestazione e di allontanare le tante qualità presenti nella città. Tra le manifestazioni regionali – conclude Mantovani – il Palio di San Michele è uno dei pochi che negli ultimi dieci anni sta registrando una regressione, anzichè una crescita”.
Ed ecco Giorgio Croce: “Ho maturato tante esperienze, sia come artista che come organizzatore di mostre e cataloghi, anche in collaborazione con l’amministrazione. Ho anche inserito nel catalogo della mostra ‘Segnali di fumo’ del Comune, quattro opere realizzate dai rioni; ciò a testimoniare il valore che io assegno al Palio nel suo insieme, al quale partecipa anche mio figlio.
D’altra parte lo stesso Pecci, quale presidente dell’Ente, mi ha richiesto di realizzare le due opere per i gonfaloni ufficiali nel 2000. Non comprendo le sue affermazioni in consiglio e fuori, forse ha la coda di paglia per quello che aveva promesso e poi non ha mantenuto nel 2001?” Fatto è che per la minoranza la scelta è adeguata e si muove nell’ottica dell’impegno costruttivo per far crescere la città. Ricordiamo che sono stati nominati nell’Ente Palio due rappresentanti per i partiti di maggi oranza (Elisabetta Camilletti e Elisabetta Mancini) ed uno per la minoranza (Giorgio Croce).
Roldano Boccali

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