Bastia si trasforma in un palcoscenico di musica e colori fino alla prova finale della manifestazione, la lizza di lunedì
Il rione San Rocco sfila in piazza con uno spettacolo ispirato a Tim Burton
di MASSIMILIANO CAMILLETTI
BASTIA UMBRA – Sarà il rione San Rocco a sfilare in piazza stasera dopo che martedì è stata la volta dei rossi di Moncioveta, e ieri sera dei blu di Portella. La quarantasettesima edizione del Palio de San Michele entra così sempre più nel vivo grazie a questi suggestivi spettacoli teatrali che, fino alla prova finale di lunedì con la lizza, trasformeranno le piazza di Bastia Umbra in un grande palcoscenico di luci e colori.
I verdi di San Rocco propongono “La fabbrica dei biscotti” libera mente tratta dall’opera cinematografica “Edward mani di forbici” del regista visionario Tim Burton. Ad aprire la sfilata sarà un vecchio inventore intento a macinare numeri e parole nella grande fabbrica. Nella rappresentazione, la produzione quotidiana di assolute meraviglie dolciarie non basterà tuttavia a colmare il vuoto d’affetto che gli incupisce l’animo. La sua mente geniale allora si attiverà per creare qualcosa di speciale e diverso.
A giudicare le sfilate sono stati chiamati quest’anno l’attore Alberto Gimignani (presidente di giuria), il critico teatrale e giornalista Massimo Marino, lo sceneggiatore e regista Daniele Falleri e lo scenografo Fabrizio Lupo. Gimignani e Lupo erano presenti anche nella scorsa edizione. I quattro professionisti stileranno ciascuno una classifica personale dal primo al quarto posto.
Sempre dal voto dei giurati dipenderà l’assegnazione del premio Monica Petrini, che andrà al miglior interprete in piazza. Al rione vincitore al termine delle tre prove (sfilate, giochi e lizza) sarà consegnato lo stendardo realizzato quest’anno dall’artista fiorentina Paola Imposimato. Realizzato con colori ad olio, lo stendardo presenta al centro la scena sacra che rimanda all’uccisione del demone da parte di San Michele. Il santo protettore è raffigurato nell’atto di sollevare la spada. Il demone sembra strisciare schiacciato sul fondo
del drappo, nell’atto di tentare la fuga. Al suo fianco dello stendardo sono rappresentate due figure rapite dallo svolgimento della festa e che indicano la sfera profana del palio. In alto appare la piazza di Bastia, dove tutto si svolge. “Quello che mi piace – spiega l’autrice dello stendardo – è rendere i volti ‘veri’, simili a noi, con tutta l’intensità del momento o del gesto rappresentato”. “E’ stata l’artista a proporci la realizzazione dello stendardo – spiega il presidente dell’ente Palio, Simone Cerasa – Ci ha presentato un bozzetto, poi vagliato dal consiglio direttivo. Credo che coinvolgere artisti da fuori Bastia possa essere un esperimento per allargare la conoscenza del palio”.