SINDACI 
Bogliari varò il Piano rimasto inapplicato Lombardi può esibire la nuova sede in vetrina

 
 
IL PROBLEMA del centro storico è tornato al «top» del dibattito politico-amministrativo, come spesso accade nell’ultimo anno della gestione. Non è un caso che l’ex sindaco Bogliari varò tra il 2003 e il 2004 l’ennesimo Piano per il centro storico rimasto come gli altri ‘lettera morta’. Oggi, però, il sindaco Lombardi parte da un punto di forza: il recupero funzionale e strutturale del vecchio Palazzo comunale, appena terminato. L’altra sera in Consiglio tutti hanno riconosciuto il successo della festa di domenica per l’inaugurazione della sede rinnovata e i buoni risultati ottenuti con il restauro. L’assemblea civica era stata convocata per l’approvazione del rendiconto della gestione finanziaria 2007, ma tra i punti irrinunciabili anche la perimetrazione del Puc 2 (Piano Urbano Complesso) approvato all’unanimità. Ad illustrarlo è stato l’assessore ai Lavori pubblici Moreno Marchi, l’uomo forte dell’esecutivo, che spinge la giunta Lombardi a chiudere il mandato amministrativo con qualche risultato utile. Non a caso si parla di lui come possibile candidato sindaco di una rinnovata coalizione di centrosinistra. Il Puc, che riguarda una vasta area del centro urbano, dal fiume Chiascio a viale Umbria, è un tassello indispensabile per il rilancio del centro storico. L’approvazione della gestione integrata dell’Ato dei rifiuti, illustrata dall’assessore Boccali, ha invece ridato voce alle divisioni e alle polemiche. Antonio Bagnetti (Fi) è stato estremamente critico sull’Ato: ancora non ben definita e costruita su misura per le esigenze di Perugia e a danno di Bastia il cui peso decisionale, secondo Bagnetti, è inversamente proporzionale alle sue dimensioni demografiche.
m.s.

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