Bastia

“Paghiamo il non governo del passato”

Bastia Il primo cittadino risponde alle critiche di Pecci (Pd): la sinistra è stata immobile per dieci anni
Primo anno di mandato, Ansideri: i nostri risultati sono sotto gli occhi di tutti

BASTIA UMBRA – A un anno dalla definizione del programma di mandato amministrativo, il sindaco Stefano Ansideri interviene per illustrarne lo stato di avanzamento ed al tempo stesso replicare alle critiche espresse al riguardo dal consigliere comunale del partito democratico Erigo Pecci.
“Con le sue prese di posizione Pecci si vuol creare visibilità a danno della verità, ma credere che gran parte dei cittadini di Bastia sia incapace di vedere la realtà, è offensivo e di pessimo gusto. Nell’ultimo consiglio comunale, per la prima volta, l’Amministrazione in carica ha fornito dati (inconfutabili perché oggettivi) attraverso i quali verificare lo stato di “avanzamento” del programma di mandato, volendo in questo scrupolosamente rispettare una normativa completamente disattesa nelle precedenti legislature.
Quello che per il consigliere Pecci è ordinaria amministrazione è, invece, il tributo che la nostra compagine deve pagare come conseguenza di anni ed anni durante i quali il Patrimonio comunale non ha ricevuto la dovuta attenzione, in termini di interventi conservativi, determinando lo stato di abbandono e di degrado da tutti conosciuto.
L’aver privilegiato, in tempi di vacche grasse, il solo investimento in nuove opere (pardon, dimenticavo il rifacimento del manto stradale in via Roma 20 giorni prima della consultazione elettorale) che stiamo pagando noi, con conseguente pesante riflesso sul patto di stabilità), è stata una scelta politica legittima, ma priva di quell’equilibrio che deve essere alla base di una buona gestione”.
Quanto alla mancanza di strategie commerciali da parte della giunta Ansideri, denunciata da Pecci, il primo cittadino di Bastia ricorda che “l’immobilismo, più che decennale, nella soluzione dei problemi che riguardano le numerose aree industriali dismesse, ha fatto si che tutte insieme arrivassero alla nostra attenzione: ne è conseguita la necessità di procedere urgentemente a disegnare comunque, rovesciando il normale procedimento che avrebbe voluto come prima operazione la revisione del piano regolatore, il futuro assetto della nostra città, avendo la consapevolezza che in queste vaste ed importanti aree di recupero si gioca la partita per il tessuto sociale ed economico del Comune.Pertanto –conclude il sindaco Ansideri – prima di parlare di immobilismo dell’amministrazione, vorrei che -l’attuale minoranza, o parte di essa, verificasse la gran mole di lavoro che stiamo svolgendo dal nostro insediamento, soprattutto andando a porre l’attenzione su quello che si sta facendo per ovviare a pratiche dilatorie o, più grave, ad atteggiamenti da “struzzo” posti in essere dalle maggioranze tanto care al consigliere Pecci.”di MASSIMILIANO CAMILLETTI

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