Bastia

Otello nella tragedia della diversità

Questa sera al cinema-teatro Esperia di Bastia Umbria, Andrea Giordana in scena con il dramma di Shakespeare
L’amore per Desdemona che deve essere a tutti i costi fermato


BASTIA UMBRA – Questa sera all’Esperia l’Otello di Shakespeare con Andrea Giordana. “E’ ora, forse, – scrive Giancarlo Sepe in una nota di regia – di dare a questa meravigliosa tragedia una sua liceità intimista, una sorta di passaporto per l’inferno dei sentimenti, la straziata sensazione che la diversità regala alle persone che giorno dopo giorno, da ogni angolo della terra, popolano terre a loro sconosciute e si presentano a coloro che dovranno accoglierli e dovranno decidere del loro futuro. Otello ama una donna da cui è riamato, Otello non viene comandato, ma comanda, Otello non crede a tutti questi privilegi che lo investono. Per amare il prossimo egli deve amare sé stesso, cosa che non gli riesce appieno e che genera i mostri dell’inconscio in cui lago ha facile accesso, ingenerando nella sua mente, subordinata dalla fortuna, la quasi certezza che tutti quelli che lo stimano, lo sopportano e lo odiano, e tutti quelli che lo amano, lo tradiscono. Tragedia di un Io diviso dal desiderio di credere e dalla certezza che chiunque lo apprezzi sia più conquistato dalla sua forza, che dal suo cuore. Otello maturo, per una lettura che non ha bisogno né di attualizzazioni né di rispettose ambientazioni d’epoca…”. “Un luogo per Otello, un sognatore romantico che scappa dalla realtà cruda, quella dei dolori del cuore, perché ha paura di soffrire. Egli agisce in una sorta di decanto della reggia, dove non ci sono veri e propri segni del
valore e del grado, ma solo un rifugio, uguale a quello che gli studenti per affrancarsi dalla vigilanza dei genitori, s’inventano in spazi non canonici, in luoghi dove è difficile capitare per caso. Come succede ai pazzi deliranti dei racconti di Poe, che per le loro brutture o torture psicologiche, usano le cantine, le torri, e i giovani i garage o i lavatoli, o le zone dove alloggiano i condizionatori, le lavanderie e cosi via…”. “Otello una sorta di capitan Nemo che comincia a odiare gli uomini, perché questi lo hanno tradito, deriso blandito, hanno fatto finta di accettarlo, per poi distruggerlo per una vile storia di letto, solo perché la sua donna, bella e giovane, ha scelto lui, nero e avanti con gli anni. Nessuno ama Desdemona come l’ama lui, questo tutti lo sanno, eppure, per una storia di forma e di facciata, devono dimostrare che l’amore della giovane è solo un errore dovuto alla gioventù e nient’altro”.

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Exit mobile version