Bastia

Ostetricia e ginecologia «Subito il primario» Il sindaco Ricci dopo l’incontro con i vertici Asl

ASSISI DILAGA ANCORA LA QUESTIONE-SANITA’  PREOCCUPAZIONI per l’ospedale, per il primario di Ostetricia e ginecologia (e non solo!), Claudio Ricci continua per la sua strada: «Insieme al Consiglio comunale e alla giunta abbiamo più volte, e con numerose iniziative, sollecitato la nomina del primario in Ostetricia e ginecologia, attesa da due anni».
Ma forse sta proprio qui il punto: è passato troppo tempo e non si sono avute risposte concrete, la nomina, cioè, di un primario per il reparto che è stato definito la ‘culla dell’Umbria’ e anche per la soluzione di altre situazioni ‘aperte’; da qui le recenti richieste di mobilitazione visto che Ostetricia e ginecologia rappresenta lo snodo di tutto il nosocomio assisano per quanto riguarda la gestione dell’emergenza.  «Anche recentemente — aggiunge il primo cittadino — durante un cordiale e costruttivo incontro con il dottor Giuseppe Legato, direttore generale dell’Asl n. 2, presenti gli assessori Moreno Massucci (sociale e sanità) e Moreno Fortini (urbanistica), abbiamo ribadito la necessità della nomina del primario in Ostetricia e ginecologia ed è stato fatto il punto operativo sul miglioramento delle infrastrutture ospedaliere, della sede del distretto sanitario e del parcheggio dell’ospedale da riqualificare entro l’anno». SARÀ QUESTA la volta buona? L’autunno segnerà un momento di svolta?. Di certo, a fine anno, i numeri dei ‘parti’ daranno un segnale importante per il reparto che continua a lavorare con ottimi standard. La preoccupazione che, a fronte della mobilitazione, delle parole, degli incontri, dei consigli comunali, si raccolga poco sul piano concreto mentre in altre zone dell’Umbria si viaggia con un’altra velocità. Certo, la nomina del primario di Medicina ha rappresentato un fatto positivo e incoraggiante, ma proprio per il ruolo che Ginecologia ricopre, si attendono risposte su questo fronte. Per quanto riguarda il parcheggio (non asfaltato, solcato profondamente dalle acque piovane), peraltro utilizzato anche dai turisti, l’inverno scorso, a fronte delle proteste, era stato detto che non era il tempo — in senso metereologico — per fare questo tipo di opere. Ora sta finendo l’estate e si rischia di ritrovarsi di nuovo in una stagione non propizia per il lavoro. Per riparlarne così il prossimo anni: in termini propositivi in primavera ed estate e ritrovarsi a settembre senza aver concluso nulla…
Da tenere in considerazione anche la possibilità di migliorare il tratto della Strada di Mezzo che unisce l’ospedale con la viabilità principale in direzione della pianura; oggi infatti, stretta, piena di curva, di saliscendi e incroci, risulta assai insidiosa.
M.B.  
 Nazione-2010-08-18-Pag10
 

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