Bastia

Ospite del ciclo «Oikos Riflessioni»

L’architetto Mario Botta racconta il linguaggio delle città e dei palazzi
 
BASTIA UMBRA – Sabato prossimo, per il ciclo “Oicos, Riflessioni”, organizzato dal Comune con altri enti pubblici (Regione, Provincia, Università di Perugia ed Università per Stranieri ) sarà a Bastia Umbra l’architetto ed urbanista Mario Botta. Il tema di questo terzo appuntamento è “Il vuoto, la materia, la città: segni di un linguaggio?”. Una domanda alla quale risponderà l’illustre architetto, che ha firmato importanti interventi in tutti il mondo, tra i quali ricordiamo quello relativo alla ristrutturazione ed all’ampliamento del Teatro alla Scala di Milano, la Torre Kyobo a Seoul, la Biblioteca Comunale di Dortmund. Attualmente è impegnato in progetti per il nuovo casinò di Campione d’Italia, per la Casa dell’accoglienza dei fedeli di Padre Pio a Pietrelcina e per lo studio sulla riqualificazione del Porto Vecchio a Trieste. Sarà questa di Bastia l’occasione per comprendere il “linguaggio” dell’architettura. Ciò che, al di là della funzionalità e del mero aspetto estetico, si cela dietro le scelte compiute da chi disegna un edificio. L’incontro con l’architetto Mario Botta si terrà alle ore 16 al teatro Esperia, già sede degli appuntamenti di “Oicos, Riflessioni” con il filosofo Emanuele Severino e con il critico d’arte Vittorio Sgarbi.
 
 
 

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