Bastia

Ospedalicchio e Costano protestano

I residenti delle due frazioni reclamano più attenzione
BASTIA UMBRA – I cittadini delle frazioni bastiole sono in fermento. In ballo ci sono manutenzioni ordinarie e straordinarie congelate da troppo tempo negli elenchi degli indirizzi di governo della pubblica amministrazione; non solo. Costano e Ospedalicchio reclamano anche la giusta attenzione, anche formale, nei confronti di ciò che manca e che, invece, succede fuori dal capoluogo comunale; soprattutto a livello sociale e culturale. I cittadini, infatti, ribadiscono insistentemente (anche a proposito dell’appena trascorsa stagione estiva) che la maggior parte degli eventi e delle manifestazioni che si svolgono presso le due frazioni vengono pensate, organizzate e promosse da associazioni di volontariato, talmente motivate nei confronti del proprio paese che spesso anticipano provvedimenti in genere di natura amministrativa. Se fino a poco tempo fa la questione poteva essere ridotta a bisbigli, a volte anche di origine politica, pare che ultimamente i cittadini si stiano confrontando trasversalmente e che, sempre più spesso, si muovano di comune accordo per organizzarsi in forma di comitati. La decisione viene identificata come estremo gesto a seguito prima di segnalazioni, poi di richiami, informali e pubblici, nei confronti della squadra di governo (assessori e consiglieri di rappresentanza compresi), così come anche di coordinamenti partitici. E qui il fenomeno si fa interessante. I cittadini delle frazioni di Costano e Ospedalicchio, stanchi di non comprendere realmente l’entità delle difficoltà economiche derivanti dai tagli del governo centrale, come anche i criteri di scelta adottati per l’inserimento a bilancio delle opere pubbliche, così come di non riceve-re le adeguate attenzioni dal punto di vista umano da parte della squadra di governo, forti, invece, delle quo-te di denaro raccolte tramite iniziative autogestite e reinvestite a vantaggio della comunità, stanno procedendo per rappresentarsi da sé, e provvedere, per quanto possibile, alle proprie necessità in modo autonomo. Questo comportamento, se da un lato può avere il sapore della responsabilità civile, oltre che di quella sinergia pubblico-privato di cui tanto ha sempre parlato l’attuale amministrazione di centrodestra, dall’altro la-scia intravedere la possibilità che la società civile sia sempre più protagonista della strategia di programmazione politica. Per il momento resta aperta la partita fra pubblica amministrazione e territorio comunale; l’osservazione, tuttavia, resta viva in attesa del non prossimo, ma pur sempre in itinere, sviluppo politico.
Alberta Gattucci

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