ASSISI ANCHE L’AZIENDA SANITARIA FINISCE NEL MIRINO  LE VICENDE dell’ospedale diventano terreno di scontro-confronto fra i candidati sindaci Giorgio Bartolini e Claudio Ricci. «Prosegue il depotenziamento dell’ospedale. Ora si parla della chiusura della struttura di gastroenterologia ed endoscopia digestiva. Il sindaco Ricci ha sempre assicurato l’eliminazione degli inconvenienti ospedalieri, sbandierando contatti con gli organi sanitari». Così Giorgio Bartolini, già primo cittadino, chiama in causa Asl e sindaco; quest’ultimo respinge ogni addebito e precisa mentre il Pd invoca un consiglio comunale aperto e altre iniziative. «È in atto, da parte della Asl 2 dell’Umbria, un’offensiva progressivamente distruttiva, subdola ed efficace, nei confronti dell’Ospedale di Assisi» dice Bartolini. «L’inizio risale alla mancata sostituzione del primario ostetrico ginecologo, da oltre 3 anni — spiega Bartolini —. E’ proseguita poi con la progressiva riduzione di risorse, sempre più destinate altrove; nella cronica carenza di organico medico e paramedico; nel depotenziamento del servizio di anestesia e rianimazione, nella mancata reintegrazione del personale andato in pensione (i tecnici di laboratorio costretti a turni di reperibilità massacranti); nel depotenziamento della divisione di Chirurgia; nella chiusura del punto nascita. Ora si vocifera sul proposito di alienazione della struttura di gastroenterologia ed endoscopia digestiva che verrebbe ricondotta sotto la struttura della media valle del Tevere: logiche non comprensibili, non meritocratiche non funzionali». «Da oltre tre anni, abbiamo attivato azioni, iniziative e consigli comunali aperti per la tutela e valorizzazione dell’ospedale — ribatte Ricci, ben guardandosi dal citare Bartolini —; nel prossimo Consiglio comunale si andrà a definire un’azione congiunta per chiedere l’attivazione di una ‘Conferenza programmatica regionale’, che veda coinvolta Regione, comune di Assisi e comuni del comprensorio, per chiedere, nel Piano sanitario regionale, di definire un ruolo chiaro e strategico del nosocomio di Assisi nel quadro della rete degli ospedali a livello regionale. Con un punto fisso: il mantenimento del punto nascita e la nomina del primario in ostetricia a ginecologia, in modo che l’ospedale di Assisi sia classificato ‘speciale’ e non di semplice ‘comunità’».Mobilitato anche il gruppo consiliare del Pd che ha chiesto un Consiglio per individuare provvedimenti urgenti per garantire la funzionalità sanitaria ed amministrativa dell’ospedale di Assisi e consolidarne il ruolo strategico nel panorama regionale.
Maurizio Baglioni  
 Nazione-2011-01-21-Pag15
 

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