ASSISI LUNGO ELENCO DI SITUAZIONI CHE PREOCCUPANO Definita «rinunciataria» l’opera dell’amministrazione «LA SALUTE non può essere una questione di destra o di sinistra, un terreno di speculazione politica. Devono mobilitarsi i cittadini, dobbiamo darci da fare». E’ uno dei commenti di ieri fra gli utenti dell’ospedale di Assisi, preoccupati per le notizie che vengono sulle condizioni della struttura, ma anche del rimpallarsi le responsabilità fra le forze politiche e l’incapacità di fare un fronte comune nei confronti della Regione di fronte a scelte penalizzanti per il comprensorio assisano in tema di tutela della salute.
Troppo lungo l’elenco di situazioni negative (primari e non sostituiti, personale carente, servizi non adeguatamente sostenuti) a fronte di una struttura che conta numeri significativi in termini di assistenza. Sulla vicenda torna anche il terzo polo (Udc-Fli-Api-Futuro per Assisi-lega per Assisi-lista Bartolini) che boccia l’operato dell’amministrazione definita rinunciataria rispetto alla vicenda. «Ormai per l’ospedale di Assisi non si può più parlare di depotenziamento, ma di morte sempre più certa, di fronte all’indifferenza più totale del sindaco Ricci e del suo vice Lunghi — sottolinea il terzo polo —. Ogni giorno viene meno un servizio. Giusto un mese fa è toccato al pronto soccorso con il suo ridimensionamento da unità operativa complessa a semplice, con l’eliminazione del primario, che manca ancora da anni nel reparto di ostetricia, mentre si confermano primariati negli altri ospedali anche più piccoli. Poi il depotenziamento della pediatria, per non parlare della chirurgia che di domenica non è nemmeno operativa; ed ora anche la diabetologia». I bartoliniani invitano pertanto a cambiare radicalmente l’atteggiamento da parte del Comune, a cominciare dal sindaco Ricci, accusato di essere troppo impegnato a tranquillizzare, senza ottenere risultati concreti. «Proseguire su questa linea da parte del sindaco che suggerisce ‘no allarmismi, no ansie, struttura soddisfacente’ equivale a rendersi complice di coloro che ne hanno già decretata la morte, con danno e beffa della gente che ha il diritto di sapere la verità — conclude il terzo polo —. Sanno di presa in giro certe affermazioni di un’amministrazione stanza e rinunciataria, con i cittadini palesemente esasperati e preoccupati, costretti a protestare in modo autonomo, perché lasciati soli nel chiedere a chi di competenza quale sorte hanno assegnata all’ospedale di Assisi».
Maurizio Baglioni

Nazione-2011-06-26-Pag10

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