Bastia

Ospedale, le priorità dei sindaci

Gli amministratori di Bastia, Cannara e Valfabbrica intervengono sul futuro del nosocomio e sul piano sanitario
Tra gli obiettivi un centro di raccolta del sangue del cordone ombelicale


di MASSIMILIANO CAMILLETTI


ASSISI – Si accende il dibattito sul ruolo dell’ospedale di Assisi nell’ambito del nuovo piano sanitario regionale (2009-2011). I sindaci di Bastia Umbra (Francesco Lombardi), Cannara (Giovanna Petrini) e Valfabbrica (Ottavio Anastasi), insieme ai gruppi consiliari del partito democratico di Assisi e Bettona esprimono moderata soddisfazione per alcuni obbiettivi raggiunti (assunzione di personale medico nelle unità di Pediatria ed Anestesia, assunzione di infermieri e personale o.s.s, attivazione dei residui posti letto nella divisione di Medicina, potenziamento della assistenza domiciliare) e al contempo si impegnano a continuare il confronto con la Regione dell’Umbria, con l’assessore regionale alla Sanità e con il direttore generale dell’Usl 2 al fine di dare completa attuazione agli impegni assunti nel corso del consiglio comunale aperto del 15 gennaio 2007 tenutosi ad Assisi e risolvere le questioni organizzative nel frattempo apertesi con il pensionamento di alcuni primari. In particolare sindaci ed esponenti Pd chiedono la copertura dei primariati di Ostetricia e Ginecologia, di Diagnostica per immagini e di Medicina.
Inoltre sollecitano il completamento degli organici per quanto concerne il personale paramedico, la definitiva sistemazione dei distretti sanitari di santa Maria degli Angeli e Petrignano, il completamento del palazzo della Salute nel territorio di Bastia Umbra, il potenziamento delle attività specialistiche ambulatoriali nei distretti sanitari di Bettona, Cannara,Valfabbrica e Petrignano e il potenziamento della attività di prevenzione nei luoghi di lavoro.
Infine i tre sindaci e i due gruppi consiliari del Pd propongono di progettare presso l’ospedale di Assisi un centro di raccolta a scopo solidaristico del sangue del cordone ombelicale utile per combattere le malattie del sangue molto gravi (leucemia, anemia, talassemia), l’attivazione di un servizio per l’effettuazione di biopsie per patologie oncologiche e il ripristino dell’attività chirurgica oncologica ricostruttiva della mammella. Il futuro dell’ospedale di Assisi in relazione al nuovo piano sanitario regionale è anche al centro di un’interrogazione presentata dal consigliere comunale di Bastia Umbra Rosella Aristei. Il candidato a sindaco delle Liste civiche chiede al sindaco Francesco Lombardi i motivi dell’assenza del Comune di Bastia Umbra al tavolo che lo scorso 14 febbraio si è riunito con all’ordine del giorno la difesa dell’ospedale di Assisi. Aristei vuole anche capire come il Comune di Bastia intenda attivarsi a tutela del nosocomio assisano. “Ciò – spiega – allo scopo di dare adeguate risposte ai cittadini del nostro territorio in alcuni ambiti della salute già accreditati positivamente all’interno dell’ospedale di Assisi e al fine di riconvertire alcuni settori del nosocomio con nuove proposte che possano dare nuova eccellenza e mantenere alcuni servizi particolari ad alta qualità ”.

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