ASSISI LA PROTESTA DI ASSOCIAZIONI E PRO LOCO ISTITUZIONI regionali sorde agli appelli per l’ospedale di Assisi? Scendono in campo anche le associazioni economiche e socio-culturali di Assisi, Basta Umbra, Bettona e Cannara. A distanza di un mese dalla più recente protesta dell’amministrazione comunale per cercare di avere certezze sul futuro del nosocomio, torna la mobilitazione. Stavolta si muovono 17 pro loco dei 4 comuni), le associazioni di categoria del mondo economico, commerciale, artigianale e produttivo (Confcommercio, Confartigianato Imprese, Confesercenti, Coldiretti), per chiedere alle istituzioni che venga salvaguardata e valorizzata la permanenza dell’ospedale di Assisi. «Il nosocomio è al servizio di circa 80mila abitanti del comprensorio ai quali vanno aggiunti i turisti, 5 milioni nel 2010; senza dimenticare alle manifestazioni che comportano la presenza contemporanea di un numero enorme di persone — sottolinea Vincenzo Di Santi, presidente della Confcommercio di Assisi —. Numeri e situazioni che rendono necessaria la presenza dell’ospedale di Assisi». Ospedale che, da tempo, soffre per alcune situazioni e scelte; la più clamorosa la mancata nomina del primario di Ostetricia e ginecologia, servizio dalla tradizione gloriosa (in particolare il ‘punto nascita’) e che garantisce al nosocomio le professionalità per assicurare le urgenze all’intero nosocomio. «Chiediamo dunque di poter esprimere il nostro punto di vista, con l’obiettivo di fornire il nostro contributo alle istituzioni con un confronto diretto con le istituzioni», spiega ancora Di Santi. Per questo pro loco e associazioni hanno organizzato un incontro per venerdì 11 marzo, alle 16.30, nella sala della pro loco di Santa Maria degli Angeli; sono stati invitati i sindaci dei 4 comuni coinvolti, Catiuscia Marini, presidente della Regione Umbria, il dottor Giuseppe Legato, direttore dell’Asl n.2.
Maurizio Baglioni

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