L’imputato è stato dichiarato «semi-infermo mentale, ma socialmente pericoloso»
Il giovane dovrà risarcire anche 50mila euro
BASTIA UMBRA – DUE ANNI di reclusione senza beneficio della sospensione condizionale della pena. Sei mesi di libertà vigilata, allo scadere dei quali dovrà essere nuovamente valutato da
un perito psichiatrico, dopo che l’esperto che lo ha esaminato adesso lo ha già definito come «semi-infermo mentale ma socialmente pericoloso». E il pagamento di una provvisionale risarcitoria immediatamente esecutiva di 50mila euro nei confronti del ragazzo a cui staccò a morsi un lobo dell’orecchio. E’ QUESTA la sentenza che il giudice Carla Maria Giangamboni ha emesso ieri, al termine del processo con rito abbreviato, a carico di un ventisettenne di Bastia Umbra che il 14 settembre dello scorso anno, staccò a morsi il lobo di un orecchio di un 23enne all’esito di un banale diverbio per il possesso di una pallina durante un torneo di ‘beer pong’. Tutto avvenne davanti ad una cinquantina di clienti impegnati nel torneo. Scena che venne anche integralmente ripresa dalle telecamere interne del locale: i video erano poi stati utilizzati dagli investigatori dell’Arma per ricostruire tutta la sequenza dell’aggressione. Il giovane, difeso dall’avvocato Nadia Trappolini, era accusato di lesioni volontarie gravissime. Permanenti anzi, tanto che la vittima, assistita dai legali Luca Maori e Delfo Berretti, ha tutte le intenzioni di procedere anche alla richiesta di danni in sede di giudizio civile. Gli avvocati avevano già anticipato la cifra di 180mila euro. IL GIOVANE condannato era stato recentemente arrestato dai carabinieri di Assisi perché, suppur con il
divieto di uscire di casa di sera, era andato in un pub e aveva pensato bene di tornare ad aggredire un altro ragazzo nonostante i pregressi. Il suo legale ha chiesto ora la revoca dei domiciliari e il pm ha dato parere favorevole, al contrario dei legali di parte civile. Il giudice si è riservato di decidere.