ASSISI IL GRUPPO DI MINORANZA ACCUSA IL COMUNE La Mongolfiera contesta gli interventi nella zona Ivancic LA MONGOLFIERA boccia l’azione del Comune per la zona Ivancic e plaude al consigliere Emiliano Zibetti, ‘smarcatosi’ per la questione del tetto del Lyrick. «Tante opere ovunque, spesso inutili, ma dove serve davvero nessun intervento, o quasi, in 15 anni — dice Carlo Cianetti (nella foto), coordinatore della Mongolfiera —. E pensare che il quartiere nuovo di Assisi è uno dei più popolosi dell’intero territorio comunale. Ci vivono tante famiglie, molti anziani, ma anche bambini». Fra le questioni nel mirino, il caos viario in via della Cooperazione, i marciapiedi ‘intermittenti’, le staccionate anch’esse a singhiozzo e in legno («Non possono essere usate come passamano perché le scaglie di legno si infilano nella pelle»), la strada che porta al Centro parrocchiale (solchi di decine di centimetri, che mettono a rischio l’incolumità delle persone e delle auto), la strada secondaria che conduce al camping Fontemaggio («In condizioni pietose, quasi impercorribile sia con i mezzi a motore sia a piedi»), l’assenza di panchine per un minimo di ristoro. «Condividiamo in pieno la posizione di Zibetti che da anni si batte per insinuare in questa maggioranza ‘cemento e catrame’ il seme dell’ecologia e del risparmio energetico — aggiunge ancora Cianetti —. Invece di spendere 500 milioni di vecchie lire per la semplice riparazione del tetto del Lyrick si poteva ricoprire l’intera superficie di pannelli per l’energia fotovoltaica. Un segnale di rispetto dell’ambiente dalla città di Francesco». Come è noto Zibetti, consigliere comunale del Pdl, è stato critico sulla scelta della giunta municipale di spendere 250.000 per risistemare i tetti dell’ex Montedison, soggetti a infiltrazioni d’acqua. Zibetti, pur appartenendo come schieramento politico alla maggioranza, ha preso le distanze da questa scelta rilanciando quella che è stata una sua proposta già avanzata e che, però, non è stata tenuta in considerazione; quella cioè di realizzare sulle coperture dei capannoni industriali che ospitato il teatro Lyrick, un impianto fotovoltaico, scelta fortemente ecologica, capace nel tempo di garantire un risparmio nel conto energetico e anche di andare a sistemare la tenuta dei tetti per i quali oggi si vanno a spendere soldi a ‘fondo perduto’. Idea bocciata dal governo cittadino e che trova adesione da parte della Mongolfiera, scatenata più che mai in questo periodo in cui ci si accinge ad una fase delicata e decisiva per i futuri assetti politici in vista delle elezioni comunali di primavera 2011.
Maurizio Baglioni
Nazione-2010-08-24-Pag10