L’incidente in cui ha perso la vita il giovane di Bastia è avvenuto in una ditta di Bettona
E’ la 17esima vittima del 2008. Indagano Procura e Asl


PERUGIA – Al primo posto per lui c’erano il lavoro e la famiglia. Ieri mattina, poco prima di mezzogiorno, un macchinario gli è precipitato addosso, schiacciandolo e spezzandogli in un attimo i sogni e la vita.
L’ennesima lapide nel cimitero delle morti bianche porterà il nome di Simone Tedeschi, 27 anni, residente a Costano di Bastia Umbria.
L’incidente, il 17esimo mortale in Umbria dall’inizio dell’anno, si è verificato nella ditta in cui il giovane lavorava da tempo, la Cost di Bettona, un’azienda che produce travi in legno lamellare.
Secondo una prima ricostruzione effettuata dai carabinieri, Simone, al momento dell’incidente, si trovava sotto ad un carroponte e aveva con sé un comando a distanza. Poco lontano da lui altri due operai, rimasti miracolosamente illesi.
Il 27enne, nonostante indossasse l’equipaggiamento di sicurezza, invece è morto sul colpo.
I militari dell’Arma hanno immediatamente posto sotto sequestro il capannone e gli uffuci della ditta che occupa un centinaio di persone.
L’inchiesta della Procura della repubblica è stata avviata immediatamente. Colleghi e titolari della vittima sono stati sentiti dai carabinieri fino al tardo pomeriggio di ieri.
Secondo i legali del titolare dell’azienda, gli avvocati Marco Brusco e Luigi Leopardi, il “solo pensiero” del loro assistito “è ora per i familiari della vittima”. “Il titolare dell’azienda – hanno aggiunto – sta fornendo e intende fornire la massima collaborazione agli investigatori per ricostruire esattamente quanto successo”. I legali hanno comunque annunciato che oggi stesso chiederanno il dissequestro delle parti non direttamente interessate all’incidente così che l’attività possa riprendere.
La morte di Simone segue di pochi giorni un altro grave incidente sul lavoro, fortunatamente meno grave: lunedì, ad Umbertide, un operaio è rimasto incastrato in un macchinario ed ha riportato ferite molto gravi al braccio.
Tornando alla tragedia di Bettona, sul posto, ieri, sono intervenuti anche i vigili del fuoco e personale dell’Asl. Quest’ultimo ente avvierà un’inchiesda parallela a quella penale.
L’attenzione per gli incidenti sul lavoro e l’avvio di interventi volti ad arginare la piaga delle morti bianche è cresciuta in maniera esponenziale negli ultimi anni. Sono state oltre 3 mila e 700 le aziende umbre sottoposte a servizi di vigilanza da parte delle Asl nel biennio 2006-2007 e circa 1600 i cantieri ispezionati. Delle oltre 3.700 aziende controllate, circa 2.700 fanno parte del settore costruzioni. “Quello degli infortuni sul lavoro è un settore delicato – ha spiegato l’assessore Rosi -. Anche un solo morto non può essere considerato un successo. Nella nostra regione gli infortuni sul lavoro rappresentano una criticità, soprattutto quelli con conseguenze invalidanti, che si verificano più di frequente nei settori metalmeccanici, dell’edilizia e del legno, caratterizzati dal prevalere di piccole e piccolissime imprese, da un peso sempre maggiore di lavoratori stranieri, da una flessibilità dei rapporti di lavoro con frequenti cambi di mansione”.

Articolo in PDF:

Scarica qui il PDF

Loading

comments (0)

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.