BETTONA L’UDIENZA DAVANTI AL GUP GIANGAMBONI. SECONDO LA PROCURA IL MEZZO NON ERA A NORMAMORI’ A 27 ANNI mentre lavorava alla Cost, a Bettona. E ieri per la morte di Simone Tedeschi, giovane operaio di Costano, il giudice Carla Giangamboni ha rinviato a giudizio quattro persone accusate, a vario titolo, di aver causato quel drammatico decesso: Tedeschi infatti morì schiacciato dalla Gru elettrica a ponte bitrave a causa della rottura di una fune, usurata, secondo la ricostruzione della procura. Claudio Costantini, presidente del Cda della Cost spa,Carlo Mercanti, amministratore dell’azienda Tecmer che aveva progettato, fabbricato e venduto la gru «non rispondente alla disposizioni legislative», Luca Menculini, responsabile del servizio di prevenzione che non valutò i rischi e Mirco Reginelli, incaricato della manutenzione dell’apparecchio, dovranno comparire davanti al giudice monocratico di Assisi il prossimo 28 novembre per rispondere di omicidio colposo. L’incidente avvenne il 2 ottobre del 2008 nell’azienda Cost, specializzata nella lavorazione di manufatti in legno di notevoli dimensioni. Tedeschi, addetto alla manovra di un carroponte utilizzato per lo spostamento dei grandi manufatti in legno stava manovrando da terra con il comando a pulsanti, quando dalla gru si è staccata una componente di acciaio pesante alcuni quintali che è precipitata da una decina di metri, colpendo Simone alle spalle.
Di lì l’avvio dell’indagine e l’udienza di ieri. Gli imputati hanno sempre sostenuto l’assoluta assenza di responsabilità dell’incidente. Sono difesi dagli avvocati Brusco, Leopardi, Natali, Sirchi e Tentindo.
Eri.P.

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