Arrestate due zingare arrivate da Foligno, avevano in auto materiale rubato
Colpiti i quartieri del centro della città serafica
ASSISI/BASTIA UMBRA – Ondata di furti nel centro assisano. Le zone più colpite sono i quartieri di Santa Rosa e quello di San Pietro; proprio qui un’abitazione e stata svaligiata e in un’altra i ladri si sono introdotti scassinando la porta e hanno distrutto un televisore. Ma anche a Bastia Umbra si sono registrati fatti di cronaca: due zingare sono state arrestate per furto. Le donne, di 37 e 26 anni, provenienti da Foligno sono state bloccate in via Roma dai carabinieri della stazione di Bastia Umbra durante la sera di giovedì 27 marzo; già da ieri si trovano presso il carcere perugino di Capanne. I cittadini sono in allarme, soprattutto quelli dell’assisano. Nonostante il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, dichiari la massima fiducia e riconoscenza nei confronti delle forze dell’ordine, i quartieri di Santa Rosa e San Pietro continuano a sentirsi nel mirino dei malintenzionati. Uno dei motivi che spinge gli assisani del caso a temere visite indesiderate a domicilio consisterebbe nella relativamente sufficiente illuminazione pubblica, situazione in certi casi esasperata dalla conformazione dei vicoli più angusti. Una situazione molto differente da quella bastiola, realtà cittadina e commerciale nella quale la cittadinanza si trova a essere probabilmente più consapevole e preparata nei confronti della microcriminalità. Le due zingare bloccate in via Roma sono state infatti rintracciate grazie a un servizio mirato, predisposto nell’ambito delle indagini condotte in seguito al furto di alcuni valori bollati che e avvenuto la scorsa settimana, sabato 22 marzo, ai danni della C.n.a. Perugia s.r.l. di Bastia Umbra, società che offre e gestisce servizi per conto della Confederazione nazionale artigianato. In seguito ai primi accertamenti, infatti, le piste dei carabinieri si erano subito concentrate su alcuni ambienti zingari del territorio. Le due giovani donne, secondo il comune di Bastia Umbra, risultavano già da tre anni inottemperanti all’ordine di foglio di via, ma soprattutto, una volta bloccate a bordo della propria vettura e perquisite, sono state trovate in possesso dei valori bollati sottratti alla C.n.a. “L’identificazione del materiale, che si trovava nascosto sotto il sedile dell’automobile” fa sapere il capitano dei carabinieri, Sebastiano Arena, “e stato possibile grazie al timbro della società che i valori riportavano sul proprio lato posteriore; un’accortezza che tutte le società e i privati che gestiscono beni simili dovrebbero adoperare”. In questi giorni la compagnia locale dei carabinieri ha effettuato controlli anche presso il campo nomadi adiacente al Topino. Ora spetta alle due donne, che si trovano nel carcere di Capanne a Perugia, chiarire i motivi e le circostanze del possesso della refurtiva.
Valentina Antonelli
Alherta Gattucci
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