Si cercano video o foto per ricostruire quanto accaduto nel parcheggio
dove ha perso la vita il 25enne Filippo Limini. L’indagine si allarga

Al vaglio della polizia Anche i cellulari dei tre giovani ai domiciliari e della vittima

di Chiara Fabrizi
BASTIA UMBRA Una decina di smartphone al vaglio della polizia postale. Scattano oggi gli accertamenti tecnici sui cellulari sequestrati ad alcuni giovani dopo la rissa di Ferragosto, costata la vita a Filippo Limini, il
venticinquenne spoletino morto a Bastia Umbra nel parcheggio tra il Country café e il parcheggio del palazzetto dello sport. Il pubblico ministero Paolo Abbritti, titolare del fascicolo per rissa aggravata e omicidio preterintenzionale, che ha portato nelle ore immediatamente successive all’arresto di tre giovani, ha affidato alla polizia postale l’analisi degli smartphone per verificare l’eventuale presenza di video o fotografie che possano permettere di ricostruire senza errori quanto accaduto nel parcheggio fuori dalla discoteca, in un’area non coperta da videosorveglianza.Oltre ai cellulari dei tre giovani ai domiciliari e a quello della vittima, i sigilli e gli accertamenti tecnici sono scattati anche sui dispositivi di quattro testimoni e un buttafuori del locale, con gli investigatori che controlleranno anche le conversazioni intercorse nelle ore immediatamente precedenti e successive alla morte di Limini, colpito
con un pugno alla testa da uno degli arrestati, poi raggiunto da uno o più calci mentre era già a terra e, infine, investito in retromarcia da un altro dei giovani ai domiciliari. Non è escluso, infatti, che dai messaggi possano spuntare nomi o soprannomi di chi ha partecipato alla rissa di Ferragosto, ma anche dettagli utili alla ricostruzione di quelle ore. I carabinieri del comandante Marco Vetrulli, che da dieci giorni indagano sulla morte del giovane operaio spoletino, sono tuttora impegnati a dare un nome e un volto ai protagonisti della rissa, componendo un puzzle reso complesso non solo dall’identificazione, ma anche dal ruolo svolto da ognuno dei coinvolti nella violenza scoppiata nel parcheggio e sfociata nella morte di Limini.E per questo eventuali immagini scattate o girate tra la discoteca e il palazzetto dello sport sarebbero fondamentali per gli inquirenti,fin qui ancorati alle decine di testimonianze raccolte la scorsa settimana.

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