SARÀ EFFETTUATA solo oggi l’autopsia sul corpicino di Alessandro, il bimbo di Santa Maria degli Angeli morto improvvisamente sabato, all’ora di pranzo, mentre stava giocando con il fratello più grande. Il rinvio della perizia, che in un primo tempo era stata annunciata per la giornata di ieri, allunga i tempi anche per poter effettuare il rito funebre che, a questo punto, potrà essere celebrato domani: strazio che si aggiunge a strazio per i familiari. Per una vicenda che ha profondamente emozionato la comunità angelana dove la famiglia del bimbo è molto conosciuta: in tanti hanno manifestato i sentimenti di vicinanza e partecipazione. Anche il sindaco Claudio Ricci ha inviato alla famiglia un telegramma. «Nell’interpretare i sentimenti di dolore e sconcerto di tutta la città, anche a nome personale — ha scritto Ricci — vogliate ricevere il più profondo cordoglio per la tragedia che ha sconvolto la vostra famiglia per la improvvisa, tragica scomparsa del vostro piccolo angelo Alessandro. Il Cielo vi aiuti nell’immane sforzo di superare questo infinito, straziante dolore».Dal canto suo il pm Sergio Sottani, sin dalle ore immediatamente successive al decesso, in apparenza inspiegabile, ha deciso di procedere all’autopsia proprio per comprendere senza dubbio alcuno il perché di una morte che ha destato emozione e che ha innescato anche tanti interrogativi vista la dinamica; non è bastata, infatti, la ricognizione esterna per chiarire i perché della tragedia e per questo la salma, sin dal tardo pomeriggio di sabato, è stata trasportata al Santa Maria della Misericordia di Perugia. Le ipotesi più plausibili sono quelle di un ‘evento’ o di natura cerebrale o cardiaco che hanno avuto un effetto immediato, devastante, senza appello, per il piccolo.
ALESSANDRO, sabato, si stava divertendo insieme al fratellino di undici anni, da poco tornato da scuola; giocavano con i colori, erano in attesa del pranzo e in casa ci erano i genitori e la nonna. Ad un tratto il silenzio, l’immediata richiesta di aiuto del fratello più grande: Alessandro era in terra, non dava segni di vita. Da qui la decisione, senza indugi, di correre in ospedale di Assisi (nella foto) con la macchina, nel tentativo di guadagnare qualche minuto; in emergenza possono essere fondamentali. Per Alessandro però non c’è stato nulla da fare e anche i sanitari del pronto soccorso, pur prodigandosi a lungo, si sono dovuti arrendere. I carabinieri del comando Compagnia di Assisi, accorsi all’ospedale assisano dove Alessandro era stato trasportato dai genitori, hanno raccolto le testimonianze dei familiari che erano presenti in casa al momento del dramma; acquisite anche le informazioni relative al trattamento del paziente da parte dei sanitari del pronto soccorso (che hanno tentato a lungo di rianimarlo) e del medico legale, il dottor Sergio Pantuso Scalise.
Maurizio Baglioni
Nazione-2011-01-18-Pag14