BASTIA UMBRA – Un’esondazione improvvisa del fiume Chiascio con conseguente allerta di popolazione forze di soccorso, istituzioni, volontariato. Un via vai di ambulanze, mezzi dei vigili del fuoco, dei vigili urbani, polizia e carabinieri. Questo è lo scenario ipotizzato da “Chiascio 2005” l’esercitazione della Protezione Civile che sta coinvolgendo i territori e le popolazioni dei Comuni di Assisi, Bastia Umbra, Perugia e Valfabbrica, con il preciso scopo di verificare l’efficienza ed il coordinamento delle strutture di protezione civile per il territorio regionale, per evitare, in caso di evento idraulico, l’insorgere di conseguenze per la popolazione, il territorio ed i beni, o per fronteggiare eventuali emergenze connesse all’evento in atto o temuto. Numerose le istituzioni coinvolte: la Provincia di Perugia e la Regione, in collaborazione con il Dipartimento nazionale di protezione civile, la prefettura di Perugia, la Comunità montana “Monte Subasio”, i Comuni di Assisi, Bastia Umbra, Perugia, Valfabbrica, la consulta regionale del volontariato di protezione civile ed il comitato provinciale della Croce Rossa Italiana. Percorrendo i territori coinvolti è capitato di imbattersi con scene di soccorso, evacuazioni improvvise di zone vicine a un fiume, tecnici alle prese con la rilevazione, sempre rigorosamente ipotetica, di danni alle strutture, bambini fatti evacuare dalle scuole, animali di allevamenti colpiti dallo steso destino. Ma non solo, a Petrignano era funzionante il Com (Centro operativo misto), un campo allestito dalla Croce Rossa in grado di ospitare 110 persone ed un punto medico, una postazione Rai in grado di collegarsi via satellite e dotata di un gruppo elettrogeno che garantisce elettricità anche in caso di emergenza, nei Comuni di Assisi, Bastia, Valfabbrica e Perugia il Coc (Centro operativo comunale), ad Ospedalicchio una tendopoli ed una colonna mobile regionale. Ma sull’importanza dell’esercitazione, quale mezzo per far emergere gli aspetti positivi e le criticità è stato sottolineato dall’assessore provinciale con delega alla protezione civile, Donatello Tinti. “L’importanza della coesione delle varie forze impegnate e la positività per l’avere creato una cultura di protezione Civile” è l’aspetto sottolineato da Giorgio Antonini, vice sindaco di Bastia. Il primo cittadino di Assisi ha fatto notare come “la verifica dell’aspetto delle comunicazioni in caso di emergenza sia fondamentale, così come determinante è il ruolo dei volontari”. Anche la popolazione ha risposto in modo positivo e si è messa a disposizione per le prove a cui è stata chiamata. Insomma, come ha detto Antonini “una simulazione su uno scenario reale”, che speriamo di non mettere mai in pratica.

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