Bastia

Officine Franchi, i progetti dell’amministrazione Lombardi


 BASTIA UMBRA I SINDACATI SOLLECITANO L’ESECUTIVO A UN INCONTRO SUL FUTURO DELL’AREA  
  
— BASTIA —
QUALE PROGETTO urbanistico vuole costruire la giunta Lombardi? E’ la domanda che è stata rilanciata in queste ore con preoccupazione dai sindacati che sollecitano un incontro con l’esecutivo municipale per affrontare il problema della delocalizzazione dell’azienda «Industrie meccaniche Franchi». Un’ipotesi su cui l’amministrazione comunale ha sottoscritto due anni fa un protocollo d’intesa con l’azienda che a sua volta ha presentato un piano urbanistico lo scorso ottobre, messo a punto dall’architetto portoghese Salgado. Il progetto indica una serie di interventi nell’area occupata attualmente dalle Officine, a ridosso del centro, prevedendo insediamenti commerciali, a servizi e residenza per un totale di circa 200mila metri cubi. L’urgenza è dettata dalla necessità per la Franchi di avviare l’operazione urbanistica da cui trarre le risorse finanziarie per realizzare la nuova struttura produttiva nell’area di Ospedalicchio e continuare l’attuale attività industriale, magari incrementadola. Ecco spiegata l’iniziativa dei sindacati cui per ora non è giunta alcuna risposa ufficiale del Comune. Il sindaco Lombardi, qualche giorno fa faceva presente che la giunta sta lavorando all’esame delle linee di indirizzo per il nuovo Prg, analisi che sta richiedendo più tempo del previsto. Sul tappeto ci sono le cosiddette ‘aree di recupero’ (oltre alla Franchi anche l’ex mattatoio comunale e l’ex Pic) e la Petrini, ancora attiva come industria agrozootecnica, ma che potrebbe chiudere a breve. E’ chiaro che i progetti di sviluppo edilizio per le aree di recupero devono rispondere a requisiti di qualità che siano all’altezza di Bastia.
m.s. 

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