BASTIA UMBRA (al.ga.) – L’ultima seduta del consiglio comunale è stata anche l’occasione per la giunta di formulare le modifiche su competenze e funzionamento della commissione per la qualità architettonica e il paesaggio. Cos’è cambiato? Un anno fa, al momento dell’istituzione, l’esecutivo volle innanzi tutto adempiere formalmente all’applicazione della legge regionale in materia. A questo obiettivo si è poi aggiunto quello di garantire una migliore qualità negli interventi edilizi, con pareri qualificati da parte dell’organismo composto dal sindaco o un suo delegato che la presiede senza diritto di voto, due esperti in materia di beni ambientali e architettonici, un geologo, un agronomo, un geometra, un ingegnere e un esperto in materia di impianti tecnologici. “Il parere espresso dalla
commissione – aveva spiegato all’epoca Luca Livieri, assessore comunale all’Urbanistica – consentirà di abbreviare il procedimento d’approvazione delle pratiche che riguardano i centri storici e sarà esteso a tutte le pratiche edilizie che riguardano il territorio comunale. Abbiamo deliberatamente scelto di ampliare le competenze della commissione almeno per il primo anno di applicazione”. In itinere, l’amministrazione comunale bastiola, come annunciato, ha analizzato l’esito dell’attività svolta dal gruppo di lavoro addetto al monitoraggio della qualità architettonica e il paesaggio, dopo aver espletato verifiche e confronti con i liberi professionisti del settore e i cittadini. In base alle indicazioni raccolte, si è scelto di proseguire con l’estensione delle competenze della commissione; inoltre, è stato deciso che la commissione non sarà più chiamata a esprimere il proprio parere su interventi subordinati a denuncia d’inizio attività, tranne quelli che intervengono in ambiti vincolati, e su segnalazione certificata d’inizio attività. Parere non richiesto nemmeno su opere e interventi che non modifichino l’aspetto esteriore dei luoghi e dei fabbricati. Riguardo agli atti di pianificazione urbanistica, i pareri della commissione saranno richiesti per gli interventi sulle aree sottoposte a vincolo paesaggistico e anche negli altri casi, ma solo per il rilascio del parere geologico. La competenza di nomina della commissione, finora spettante al consiglio comunale, è stata attribuita alla giunta comunale, estendendo a trenta mesi la durata dell’incarico ai singoli commissari.