COMUNICATO STAMPA
L’area dei pozzi a rischio inquinamento è arrivata al territorio di Assisi
Il Sindaco di Bastia Umbra Stefano Ansideri ha emanato una nuova ordinanza con cui vieta l’uso a scopo idro-potabile dell’acqua proveniente dai pozzi privati, fino ad avvenuto riscontro dei parametri di potabilità batteriologici e chimici ad opera dei competenti organi di igiene e sanità, in un’area a confine con il Comune di Assisi.
Il 17 luglio scorso l’Arpa (Agenzia regionale per l’ambiente) ha inviato al Comune di Bastia una comunicazione sulla contaminazione da sostanze organo-alogenate delle acque sotterranee nei Comuni di Assisi e Bastia.
Il Sindaco ha convocato nella sede comunale di Bastia un ‘tavolo istituzionale’ con gli enti interessati (Regione Umbria, Provincia di Perugia, Arpa, Usl e Comune di Assisi) che, sulla base dei monitoraggi effettuati dall’Arpa, ha delimitato un’area compresa tra Bastia e Assisi in cui le acque sotterranee risultano contaminate. L’area nel territorio di Bastia interessa parte della zona industriale del capoluogo ed è ricompresa tra via dei Platani, via dei Mandorli, S.S.75 Centrale Umbra, confine comunale con Assisi, via dei Tigli, percorso ciclo-pedonale e via dei Ginepri.
“Siamo ancora in attesa – ha dichiarato il sindaco Ansideri – di riposte soddisfacenti sulle cause che hanno determinato situazioni di inquinamento delle acque sotterranee nel nostro territorio: quella oggetto dell’odierna ordinanza, ma anche delle precedenti per le quali abbiamo già investito gli organi tecnici e investigativi competenti, ma finora senza alcun esito concreto. L’emergenza ha assunto dimensioni tali che nessuna delle autorità territoriali può dichiararsi estranea, a cominciare dalla Regione Umbria e dalla Provincia di Perugia”.
Bastia Umbra, 23 agosto 2010