SOLO SOSPETTI, per ora, ma abbastanza consistenti per poter parlare di gravi irregolarità nella gestione della nuova area industriale varata con il Pip (Piano di insediamenti industriali) del 2001. Ancora più grave il fatto che tali irregolarità siano passate davanti agli occhi dell’amministrazione comunale. Questi gli elementi salienti denunciati dal gruppo consiliare di Forza Italia ieri mattina in conferenza stampa. «Il nostro obiettivo — ha spiegato il coordinatore Francesco Fratellini — è quello di fare chiarezza e mettere gli imprenditori nella condizione di essere trattati tutti sullo stesso piano. Certe vicende, invece, evidenziano presunti abusi e trattamenti che privilegiano alcuni e penalizzano altri». Nel mirino sono tre lotti: i n. 4, 5 aggiudicati all’azienda «Antonini Srl» e il 24 a «Roscini Srl» di Spello. I primi due (4 e 5) concessi per insediamenti artigianali sono divenuti commerciali, affittati ad altra impresa e con una superficie di 3.100 mq, 600 in più di quelli previsti. Oltre al cambio di destinazione d’uso, da artigianale a commerciale, anche l’affitto, sarebbe in contrasto con le prescrizioni del Pip. «La struttura che ospita la mostra di mobili aperta un mese fa — ha spiegato il consigliere Antonio Bagnetti — è priva del certificato di agibilità». «Un fatto grave che maschera un passaggio, a quanto pare irregolare — ha detto l’avvocato Masci —, quando in casi di questo genere l’assegnatario sarebbe tenuto a restituire il lotto al Comune».
m.s.
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